Al via il Reddito di cittadinanza. A Urbino poche richieste e niente code – SERVIZIO VIDEO

L'ufficio postale di via Bramante a Urbino
di NICHOLAS MASETTI, servizio di CHIARA UGOLINI e MARIA PIA PETRAROLI

URBINO – Davanti alla sede del Caf – centro assistenza fiscale – della Cisl non ci sono file e alle poste di via Donato Bramante c’è sì affluenza, ma sono per lo più universitari che devono pagare la retta e pensionati. In tutta Italia è iniziata la raccolta delle domande per il reddito di cittadinanza, così come a Urbino. Code erano previste già dal primo giorno ma questa mattina non si sono viste.

Fuori dalla sede del Caf della Cisl poche persone si sono presentate con in mano il modulo Isee compilato e hanno fissato appuntamenti per i prossimi giorni, chiedendo anche maggiori informazioni. Una signora con il figlio si è presentata agli sportelli per chiedere quali documenti servano mentre un ragazzo di origine straniera residente da quasi 12 anni in Italia (serve un minimo di dieci anni residenza con gli ultimi due in modo continuativo) si è mostrato interessato a questo nuovo provvedimento: “Io sto lavorando e sono qui per fare l’Isee e, se rientro sotto la soglia dei 9360 euro, farò domanda per il reddito”.

“Questa mattina non ci sono code ed è un fatto normale, i cittadini fanno con calma, non c’è fretta” spiega il responsabile dell’Ast-Cisl di Urbino, Leonardo Piccinno. In Italia i beneficiari potrebbero raggiungere la cifra di cinque milioni.  L’amministratore unico della Cisl, Paolo Santini, spiega i numeri della provincia di Pesaro-Urbino e del territorio urbinate: “Abbiamo già 250 appuntamenti nella provincia, circa una ventina a Urbino”.

Intanto già venerdì a Macerata Feltria sono stati fissati cinque appuntamenti. La Cisl ha rilevato i dati degli Isee inferiori ai 9.360 euro e nella zona di Urbino sono circa 280 le persone che potranno beneficiare del Reddito di cittadinanza. “Una buona percentuale di richiedenti è di nazionalità estera. In Commissione al Senato si sta discutendo di un documento che possa certificare il patrimonio mobiliare e immobiliare del loro paese di origine” commenta Santini.

Marco Ferracuti, segretario della Cisl Marche dichiara: “La gente può avere confusione con le tante riforme che stanno avvenendo al Governo”. Altro capitolo ancora aperto è la questione navigator: “Ancora non sappiamo il numero e il tipo di formazione che avranno, abbiamo degli incontri in previsione con la regione”.

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