Urbino, i gestori dei locali divisi sull’incontro con Gambini. El Piquero: “O si cambia o chiudo”

A sinistra il gestore del Piquero Lorenzo Massimi, a destra il titolare del Fuoritema, Mattia Furlani
di MARIA LETIZIA CAMPARSI

URBINO – “Dopo 20 anni di attività, voglio chiudere”. È perentorio il gestore di El Piquero, Lorenzo Massimi, che sarà presente all’appuntamento di mercoledì 10 aprile con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini per discutere dell’ordinanza che impone ai locali di chiudere alle ore due durante la settimana, alle 2:30 nei festivi e che venerdì 12 aprile verrà prorogata di altri due mesi. Si discuterà anche della chiusura di Bosom e Buta, due locali del centro storico che non avevano la licenza per far ballare la gente al loro intero.

Assieme a Lorenzo Massimi, saranno presenti anche gli studenti e la maggior parte dei gestori dei locali del centro città. “La situazione non è mai stata così tragica – continua il titolare del pub in via San Domenico – c’era stata un’ordinanza simile nel 2007 ma i giovani si erano adattati e uscivano prima. Ora invece non escono più e fanno le feste in casa per paura dei controlli della polizia. Guadagno dieci volte in meno rispetto all’anno scorso (è capitato anche dieci euro in una serata intera), qualche venerdì non apro per la disperazione. Chiederò a Gambini se mi abbassa l’affitto e se non prenderà provvedimenti per rianimare la città, sto pensando seriamente di chiudere”.

Per mercoledì sera hanno annunciato la loro presenza anche il gestore dell’Enjoy, Samuele Sorrenti, e quello del Fuoritema, Alessandro Manenti, che si è detto scettico sull’incontro col sindaco: “Questa ordinanza è una trovata elettorale e io sono dubbioso che un evento di questo tipo possa spostare l’ago della bilancia, anche se mi auguro il contrario”.

Non ci andrà invece Fabio Fedrighelli, titolare del Bunker 83, che ha espresso molte riserve al riguardo: “Mi sembra un’iniziativa pretenziosa e strumentale. Ha messo la riunione la stessa sera in cui gioca la Juventus in Champions e ha avvisato solo 48 ore prima. È stata una scelta ad hoc per assicurarsi che non ci vada nessuno e non ci sia nessun dibattito. Sarebbe un confronto utile, se solo fosse in un giorno e in un orario adeguato, con un po’ più di preavviso magari”.

Infine, anche Romina Piccola del Caffè del Sole darà forfait: “Non ci vado, se Gambini avesse avuto voglia di parlare con gli studenti e avere un confronto con noi, l’avrebbe fatto prima. Credo che sia l’ennesima presa in giro, vuole solo comunicare cos’ha deciso e io non ho tempo da perdere, devo lavorare”.

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