Imprese, il settore dell’autotrasporto è in crisi. In arrivo agevolazioni per il 70% delle aziende marchigiane

Roberto Grazioli, presidente di Cna Fita Marche
di MARIA PIA PETRAROLI

URBINO – “Dall’inizio della crisi nel 2008 si è spento un motore su quattro e si sono persi 4.000 posti di lavoro”: così il presidente di Cna Fita Marche, Roberto Grazioli, lancia l’allarme sulle imprese marchigiane di autotrasporti.

Negli ultimi dieci anni il settore nella Regione ha perso 1.145 aziende passando dalle 4.463 attive nel 2008 alle 3.318 del 2018. In particolare nell’area di Pesaro-Urbino al momento sono 900 le aziende che si occupano di autotrasporti, pari all’8,2% di tutto il panorama industriale a livello provinciale.

Solo l’anno scorso nelle Marche 85 imprese hanno cessato l’attività e 300 persone hanno perso il lavoro. Secondo i dati pubblicati dall’osservatorio regionale Ebam (Ente bilaterale artigianato Marche), le ditte registrate alla fine del 2018 sono l’1,5% in meno rispetto a quelle registrate alla fine del 2017. Tra le province, la diminuzione più intensa si registra a Fermo, seguita da Pesaro-Urbino, Ancona, Ascoli Piceno e infine Macerata.

Analizzando invece un arco temporale di otto anni, dal 2010 al 2018, il settore dei Trasporti è calato del 20,5%. Anche se la contrazione peggiore è quella del settore delle Calzature e pelletterie (-24,3%), seguito da quelli del Legno (-23,1%), dei prodotti in metallo (-18%), del Tessile (-10,2%). A crescere, del 2,8%, sono solo gli Alimentari.

Sono in arrivo però delle agevolazioni economiche per il 70% delle imprese marchigiane, comprese quindi anche quelle di Urbino. Le aziende in attività che trasportano merci al di fuori del Comune dove hanno sede avranno diritto alle deduzioni forfettarie di 51 euro al giorno. L’accordo è stato raggiunto pochi giorni fa al ministero dei Trasporti, alla presenza di rappresentanti di Cna Fita e delle altre associazioni di categoria. Il Ministero metterà a disposizione 240 milioni di euro per il prossimo triennio e si impegnerà ad aggiungere altri 20 milioni per rafforzare il sostegno al settore.

“Si tratta di un riconoscimento fondamentale per contenere il forte divario di costi che esiste con i competitori esteri, in particolare sul prezzo del gasolio”, ha commentato Grazioli, che si augura che il Ministero rispetti gli impegni presi.

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