Sanità, Fermignano vuole aiutare il Pronto soccorso di Urbino. Feduzi: “Progetto rinviato a dopo le elezioni”

L'ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino
di CLARISSA CANCELLI

URBINO – Il Comune di Fermignano ha proposto di alleggerire il carico di pazienti del Pronto soccorso di Urbino, ormai sempre più sovraffollato dopo la chiusura o il declassamento degli ospedali periferici di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone. L’iniziativa è stata avanzata dal sindaco Emanuele Feduzi al Comitato dei sindaci e presentata alla Regione.

“Vogliamo decongestionare il Pronto soccorso attraverso un eventuale nuovo inserimento della continuità assistenziale”. Così il vicesindaco e assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali di Fermignano, Alessandro Betonica. “In questo modo si permetterebbe ai codici bianchi e verdi di essere curati nelle zone limitrofe a Fermignano, nelle campagne di Urbino e nella frazione di Canavaccio. L’obiettivo è quello di offrire una risposta territoriale più veloce e agevole, evitando che tutti vadano al pronto soccorso di Urbino”. L’idea è quella di creare dei presidi che possano prendere in carico pazienti anche nei weekend (come per esempio delle guardie mediche, ma non ci sono ancora dettagli su questo).

L’assessore Betonica ha sottolineato che la responsabilità dell’iniziativa ricade sul sindaco di Urbino, Maurizio Gambini e sull’Asur Area Vasta. L’incontro tra il primo cittadino di Fermignano, Feduzi, e il direttore dell’Area Vasta 1 Romeo Magnoni per ora è stato del tutto informale. “Non è ancora arrivata la richiesta dell’Ambito sociale e territoriale, quindi per ora non c’è nulla di ufficiale” ha spiegato Magnoni. “Del progetto se ne riparlerà dopo le elezioni amministrative del 26 maggio. Probabilmente la questione slitterà a luglio” ha ribadito Feduzi.

Con la riforma sanitaria delle Marche, diversi presidi ospedalieri e di Pronto soccorso nell’entroterra sono stati chiusi o ridimensionati. Il Santa Maria della Misericordia di Urbino si è trovato così ad affrontare flussi di pazienti da una regione più vasta, che spesso hanno messo in sofferenza il nosocomio urbinate.

Il 5 marzo il  sindaco di Urbino era andato ad Ancona, alla sede della Regione, per parlare della situazione dell’ospedale della città e del Pronto soccorso. Raggiunto telefonicamente dal Ducato, il primo cittadino aveva detto di voler “far presenti i problemi della struttura” e di aver “proposto alcune iniziative per risolvere la situazione”.

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