Giovani aspiranti giornalisti tra i banchi del liceo “Raffaello” di Urbino

di NICHOLAS MASETTI e ALICE POSSIDENTE

URBINO – Venti ragazzi tra i 14 e 19 anni si radunano, su iniziativa personale e fuori dall’orario scolastico, ogni lunedì pomeriggio nell’aula d’informatica del liceo classico Raffaello di Urbino. Web radio, giornalismo cartaceo e online sono i loro interessi comuni. Non importa se il giorno dopo hanno un’interrogazione di francese o una verifica di latino. “La loro esigenza è comunicare” spiega la professoressa di lettere Natalina Santina Gioffreda, prima sostenitrice del giovane gruppo.

Pubblicano podcast su “Web radio teens, la radio del Raffaello” con contenuti che variano dai due ai quattro minuti:  sport, fotografia e perfino corsi di lingue straniere, cinese e inglese. “Siamo tutti uniti, una vera e propria redazione” ha detto Gioffreda al Ducato prima della foto di gruppo che conclude l’anno extrascolastico. È da novembre che si ritrovano ogni lunedì pomeriggio. Il 20 maggio c’è stata l’ultima registrazione con programmi radiofonici supervisionati dai professori di lettere. L’iniziativa fa parte di un progetto del ministero dell’Istruzione ed è finanziata dal fondo strutturale europeo 2014-2020. Due dirette sono andate in onda su Radio Urca, web radio universitaria.

Ma la parola non è il loro unico mezzo. I ragazzi scrivono articoli web ogni giorno, in base ai loro interessi e su propria iniziativa: da approfondimenti sulla Shoah, passando per le vittime delle mafie fino ai temi d’attualità come la lotta all’inquinamento della giovane Greta Thunberg. Il blog è coordinato dai professori di lettere che correggono e pubblicano gli articoli. Il giornale si chiama il Raffaello e alla fine dell’anno scolastico da digitale si trasforma in cartaceo: 12 pagine a colori vengono stampate e divulgate per la città di Urbino. Uscirà la terza edizione tra qualche giorno.

Samuele Giombi, nuovo preside del liceo classico Raffaello, crede molto in questo progetto. Il professore di lettere Giuseppe Puntarello racconta come i ragazzi abbiano “grandi capacità di auto produzione e di self publishing”. La redazione è mobile, ogni anno cambia in base all’adesione dei ragazzi. La grafica del giornale è nelle mani di Celeste Prussiani, ex liceale del Raffaello e ora universitaria in Scozia, a Edinburgo.

Tiziano Mancini, addetto stampa dell’università di Urbino e ospite della scuola per la cerimonia di chiusura del giornale, spiega che questa attività “va oltre la classica idea frontale della scuola e dà l’opportunità di creare nuove passioni”. Una grande palestra per imparare a coniugare due caratteristiche del giornalismo: sintesi e velocità. “Questa attività non ha un fine economico ma puramente istruttivo, per permettere ai ragazzi di migliorare e crescere” racconta la professoressa Gioffreda.

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