Gambini, rimandata al 25 settembre l’udienza sul rinvio a giudizio

Ingresso del Tribunale di Urbino, in via Raffaello

URBINO, 28 GIU. – Slitta per la terza volta (al 25 settembre) l’udienza per decidere se Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, debba essere rinviato a giudizio o se la sua posizione debba essere archiviata per non luogo a procedere nell’inchiesta “Palloni gonfiati”. La prima seduta era stata fissata per lo scorso 22 novembre, posticipata poi al 10 maggio, quando era stata nuovamente annullata per gli scioperi delle camere penali. Stavolta la ragione è “il patteggiamento per il suo assistito chiesto da uno degli avvocati difensori – ha spiegato il legale di Gambini, Gianluca Marcucci – bisognerà quindi aspettare il 25 settembre per ascoltare ogni difensore parlare a sostegno del proprio imputato”.

Il sindaco di Urbino, rieletto per il secondo mandato lo scorso 26 maggio, è imputato in quanto rappresentante legale dell’azienda agricola Terra Bio, di cui è il fondatore, insieme ad altri 17 imputati. Il Pubblico ministero Irene Lilliu, che aveva depositato la richiesta di rinvio a giudizio il 10 agosto 2018, contesta a Gambini la “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti nel periodo che va dal 2012 al 2014” per aver gonfiato delle  sponsorizzazioni a favore del club di calcio Asd Urbino Pieve. L’azienda Terra Bio avrebbe trasferito 30.500 euro nei conti della società, somma che poi sarebbe stata in parte restituita, per un totale di 13.000 euro, in base a quanto rilevato dalla Guardia di finanza. Tutto questo sarebbe servito – si legge dall’atto di rinvio a giudizio di Lilliu – per “evadere le imposte sul reddito e sull’Iva”. In caso di condanna la pena prevista per il sindaco e, gran parte degli altri imputati, va da un anno e sei mesi a 6 anni di reclusione.

(li.ca)

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