Ultima chiamata per la Fano-Urbino: dal ministero dei Trasporti arriva un milione per ‘ripartire’

Quel che resta della ferrovia Fano-Urbino
di CLARISSA CANCELLI

URBINO – Al via l’iter per la ferrovia Fano-Urbino. A breve le commissioni parlamentari di Camera e Senato si riuniranno per approvare in via definitiva lo stanziamento di un milione di euro per lo studio di fattibilità per la ferrovia. Secondo la legge 128/2017 la tratta verrà infatti ripristinata a scopi turistici.

Dopo l’ok delle due Camere sarà la volta della Corte dei Conti. Se tutto andrà bene si procederà con l’analisi costi-benefici, necessaria per capire se la domanda sarà tale da giustificare il ripristino della ferrovia.

Il milione di euro è stato inserito nell’aggiornamento al contratto di programma tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ma il documento non è ancora pubblico proprio perché è ancora in via di approvazione.

Lo stanziamento è stato già approvato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Questo significa che “non dovrebbe subire grosse modifiche” spiega al Ducato l’ufficio stampa di Rfi. “Nel documento, a parte lo stanziamento di un milione di euro non c’è molto di più a livello di informazioni. Quando l’aggiornamento del contratto diventerà operativo si potrà dare il via al ciclo di fattibilità”.

Il ciclo di fattibilità, spiegano ancora da Rfi, serve per conoscere le condizioni della linea ferroviaria, gli interventi che vanno fatti per la riattivazione, se ci sono norme sopraggiunte nel periodo di chiusura e se quindi la struttura va adeguata a nuovi standard.

Ma sulla Fano-Urbino, negli scorsi mesi, ci sono state polemiche e fraintendimenti. Oltre al ripristino della ferrovia è stato infatti creato un progetto per realizzare una pista ciclabile, richiesta dalla Regione e soprattutto dal consigliere del Partito democratico Andrea Biancani.

Nel luglio scorso la senatrice del Movimento 5 Stelle Rossella Accoto, nell’annunciare lo stanziamento del fondo, aveva sottolineato che “presentando un progetto per una pista ciclabile lungo il tracciato della ferrovia il consigliere Biancani e tutto il Pd regionale non hanno fatto i conti con un governo nazionale che invece crede nelle reali potenzialità di sviluppo del nostro territorio”.

Il progetto della ciclabile non è però né in conflitto né in competizione con il ripristino della ferrovia, che anzi, viene sostenuta dalla stessa Regione. A spiegarlo è proprio Andrea Biancani: “La regione Marche avrebbe potuto chiedere di stralciare la Fano-Urbino dalle ferrovie turistiche. Il Ministero, prima di approvare la legge, ha infatti dato tempo alle regioni di esprimersi, ma le Marche non hanno chiesto di togliere questo itinerario, quindi siamo favorevoli al ripristino della Fano Urbino”.

Questa è la parte della legge 9 agosto 2017, numero 128  cui fa riferimento il consigliere:

“Per quanto riguarda la ciclabile – continua Biancani – ci sono i finanziamenti (Fondo per lo sviluppo e la coesione) dallo Stato per realizzarla. La pista sarà affiancata ai binari per consentire di ripristinare la linea. Ma stiamo valutando se, a livello di ponti o gallerie, sia possibile passare sopra i binari. Sempre però con l’intenzione di spostarsi, una volta ripristinata la ferrovia. Infatti abbiamo già individuato percorsi alternativi per evitare la sovrapposizione. Ci auguriamo che chi ha un ruolo in Parlamento sostenga questo progetto e porti le risorse per avviare il recupero della ferrovia turistica”.

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