La tecnologia per l’arte e la società: a Urbino realtà aumentata per Raffaello

La presentazione del progetto nella sala del Maniscalco
di NICHOLAS MASETTI

URBINO – La tecnologia sta già cambiando il modo in cui ammiriamo le opere d’arte. Urbino sarà uno dei campi di prova per approfondire la conoscenza dei capolavori del passato con la realtà aumentata, forse già dal prossimo anno. È l’idea che il Comune ha presentato quest’oggi nella sala del Maniscalco. Il progetto “Urbino città ideale per una prospettiva tecnologica – il futuro dentro la storia” avrà i suoi primi frutti nel 2020, anniversario dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, su cui i partecipanti all’accordo stanno lavorando con una novità “super immersiva”, spiega il vicesindaco Roberto Cioppi.

Un accordo siglato con “partner massimi in Italia”, racconta Cioppi, anche assessore all’Urbanistica e al Decoro urbano della città rinascimentale. L’idea è quella di sperimentare capacità che guardino al futuro. “Urbino vuole diventare luogo di riflessione e sperimentazione sui temi che la tecnologia e l’innovazione pongono alla società” dice Cioppi, parte attiva dell’accordo firmato in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo che curerà gli aspetti sociali ed economici, l’Università Politecnica delle Marche che approfondirà il tema tecnologia, l’Anitec-Assinform di Milano, la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, l’Istituto di tecnologie della comunicazione, dell’informazione e della percezione (Tecip) della Scuola superiore di studi universitari e perfezionamento Sant’Anna di Pisa.

Ma non solo. Nel progetto ci sono anche Confindustria Marche Nord, finanziamenti europei e l’incubatore aziendale di start up Bp Cube, certificato e riconosciuto dal Mise – Ministero dello sviluppo economico -, che cercherà di “trovare partner nel territorio” spiega la project manager Manuela Ceppetelli. La città, dal Rinascimento apice delle dimensione culturale e scientifica italiana, cercherà di mettere a disposizione dei cittadini l’innovazione sul palmo di una mano, attraverso stampanti 3D, droni e realtà aumentata sulle opere d’arte.

Il progetto è stato presentato davanti agli studenti di diverse scuole della città. Per l’occasione il professore Massimo Bergamasco, arrivato dal Sant’Anna di Pisa, ha tenuto una lectio sull’immersione virtuale, sulla robotica e sulle diverse ricerche fatte tra Stoccarda, Londra e Ginevra. I giovani sono il punto di riferimento del progetto: gli spazi Data presenti a Urbino verranno ulteriormente potenziati il prossimo anno, per renderli sempre più fruibili e validi. Tra giovedì e venerdì il Comune di Urbino sarà a Matera per la candidatura della provincia a capitale europea del 2033. Cioppi approfitterà di questa trasferta “per parlare del progetto innovativo e tecnologico insieme ai Comuni di Fano e Pesaro”.

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