Coronavirus, Gores: “Primo tampone positivo nel Pesarese, attendiamo conferma dall’Iss”. Ricci su FB: “Il caso a Vallefoglia, già in isolamento”

di FRANCESCO COFANO

URBINO – Viene dal Pesarese il primo tampone positivo al Coronavirus nelle Marche. La notizia è stata comunicata dal Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie. E il sindaco di Pesaro Matteo Ricci su Facebook aggiunge: “C’è un caso positivo al primo tampone a Vallefoglia, domani fanno il secondo tampone”. Al paziente, ora in isolamento e in buone condizioni di salute, è stato fatto il test a domicilio. Il campione verrà inviato domattina all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma definitiva.

Il sindaco di Pesaro ha poi rassicurato sempre sulla sua bacheca Facebook alcuni abitanti di Vallefoglia che dopo l’annuncio sulla sua bacheca si dicevano preoccupati per un possibile contagio: “Viene da Piacenza ed è andato dritto a casa al ritorno. È tracciato e sotto controllo”.

“Calma anche perché è un caso isolato, già in isolamento. Situazione sotto controllo. Serve calma e non creare panico inutilmente. Domani spero si esca da questo stato confusionale”, ha proseguito il sindaco. In caso di ulteriore responso positivo, si potrà parlare del primo caso di Coronavirus nelle Marche.

Contattato al telefono, il presidente della regione Luca Ceriscioli aveva già rivelato: “La notizia è arrivata nel pomeriggio e aggravava ulteriormente la situazione, già seria dopo il caso confermato dell’uomo di Cattolica. Il governo è stato informato ma nemmeno questo è stato sufficiente per giustificare l’ordinanza, a differenza di quanto fatto con la Liguria. Per questo ho deciso di andare avanti nonostante il parere contrario dell’esecutivo”.

La notizia della prima positività ancora in attesa di ufficializzazione arriva dopo ore di tensione tra la Regione e il governo. Ceriscioli ha firmato l’ordinanza di chiusura di scuole e università prima che venissero annunciate le linee guida nazionali per uniformare il comportamento delle Regioni “no cluster”, non toccate cioè dal contagio. Un passo in avanti rispetto agli accordi di ieri che avevano spinto Ceriscioli a sospendere l’ordinanza già pronta su invito del presidente del Consiglio Conte. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha annunciato che il governo impugnerà l’atto attraverso l’Avvocatura dello Stato.

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