Coronavirus, terzo decesso nelle Marche. Salgono a 84 i casi di contagio: quattro a Urbino. La Regione chiude le scuole in tutte le Marche fino all’8 marzo

Urbino, via Raffaello
di REDAZIONE

Articolo aggiornato alle ore 13 del 4 marzo

URBINO – Un ottantacinquenne di Ancona, positivo al Coronavirus, è deceduto nella notte all’ospedale di Ancona. Si tratta del terzo decesso nelle Marche legato al Covid-19, tutti i pazienti erano affetti da patologie pregresse. Lo ha confermato il Gores (Gruppo operativo per le emergenze sanitarie) e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli in diretta su EtvMarche.

Salgono a 84 i casi positivi, uno di questi è ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale di Urbino. La maggior parte dei casi, 72, riguarda la provincia di Pesaro e Urbino. 9 in provincia di Ancona, 2 in provincia di macerata e uno in provincia di Fermo. In isolamento domiciliare risultano 501 persone, di cui 463 asintomatici e 38 con sintomi. Attualmente sono ricoverati in terapia intensiva 14 pazienti: una a Urbino, 8 a Pesaro Marche Nord, 2 a Torrette, 1 a Fermo, 1 a San benedetto e 1 a Civitanova.

A Urbino quattro casi, le Marche diventano “zona gialla”

Sono quattro i casi di Coronavirus nella città ducale. L’aumento dei contagi non solo nella provincia di Pesaro e Urbino, ma anche ad Ancona e Macerata, ha portato Ceriscioli a chiudere le scuole in tutte le Marche fino all’8 marzo. “Poiché la situazione si è aggravata, visto che nella Regione siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus,  emettiamo una nuova ordinanza”, ha detto il presidente della Regione.

Tre dei quattro casi accertati a Urbino sono una famiglia residente in una frazione di Urbino ora in isolamento domiciliare, come riferisce al Ducato il sindaco Maurizio Gambini. “La titolare di una piccola azienda a Ca’Gallo, nel comune di Montecalvo in Foglia, è stata contagiata insieme ai suoi familiari da una dipendente ora ricoverata in rianimazione all’ospedale Torrette di Ancona” spiega il primo cittadino.

Il quarto caso è sempre in isolamento a casa “ma non è di Urbino”, conclude Gambini.

Le vittime nelle Marche

La prima vittima legata al Coronavirus nella Regione è Bruno Longarini, 88 anni, abitava nel quartiere di San Cristoforo ed era affetto da patologie pregresse. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie all’ospedale Santa Croce di Fano.

Dopo 24 ore si è registrato il secondo decesso: si tratta di Tullio Marchesi, pesarese di 61 anni. L’uomo era affetto già da tempo, riporta il Corriere Adriatico, da una grave forma di cardiopatia per la quale era in cura a Bologna e in attesa di trapianto. Ricoverato al San Salvatore nel reparto di Medicina d’Urgenza da sabato 29, era stato sottoposto al test del Covid-19 al quale era risultato positivo.

“Esprimiamo ai familiari delle vittime la nostra vicinanza” ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli.

Scuole chiuse in tutta la Regione: la decisione di Ceriscioli

La sola provincia di Pesaro e Urbino era stata inserita nel decreto legge che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato domenica scorsa per introdurre “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Il decreto prevede sospensione di eventi, competizioni sportive di ogni ordine e disciplina e tutte le manifestazioni organizzate. Potranno rimanere invece aperti musei e luoghi di cultura, a patto che le dimensioni evitino sovraffollamenti.

Prima di estendere l’ordinanza a tutto il territorio Ceriscioli aveva detto: “Avremmo preferito poter continuare in tutto il territorio con i mezzi di prevenzione forti, che prevedono la sospensione della scuola e la limitazioni delle manifestazioni pubbliche, ma il governo ha deciso con un decreto legge di essere lui che dà le indicazioni e ha limitato queste misure alla sola provincia di Pesaro-Urbino dove c’è la maggioranza dei casi”. Il presidente aveva sottolineato anche il sostegno della Regione con risorse dedicate all’emergenza: “Abbiamo stanziato un milione per le strutture sanitarie, arriveranno mascherine e presidi per proteggere gli operatori e stiamo facendo scelte per recuperare posti letto da mettere a disposizione”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi