Coronavirus, Ivan Cottini: “Sono immunodepresso e devo restare a casa, ma voglio tornare a ballare”

di GIACOMO PULETTI

URBINO – Nel corso della sua vita non si è mai arreso, anche quando la battaglia più grande, quella contro la malattia, gli si è presentata davanti agli occhi in tutta la sua gravità. E ora Ivan Cottini, 32 anni, ballerino di Urbania, non si fa abbattere nemmeno dal Coronavirus, che sta obbligando tutti gli italiani a rimanere il più possibile a casa. “Sono immunodepresso e devo restare a casa ma le mie gambe stanno diventando due tronchi di legno – racconta Cottini, raggiunto telefonicamente dal Ducato – sto cercando di rimboccarmi le maniche facendo qualche esercizio da solo nella piccola palestra che ho in casa, mi aiutano mia mamma e mia sorella. Almeno posso passare molto più tempo con mia figlia”.

DIVIETI E PRESCRIZIONI – Autocertificazione fuori dal proprio comune. ecco come fare

Per lui le misure da adottare sono ancora più stringenti, a causa della Sclerosi multipla che l’ha colpito nel 2011. Spostamenti annullati, impossibilità di movimento e sospensione della fisioterapia a casa, visto che per motivi di sicurezza la fisioterapista non può raggiungerlo.

“Al termine di questo periodo costretto in casa voglio tornare a ballare recuperando le date previste a marzo, che per ora sono spostate ad aprile – dice, consapevole di questo periodo di difficoltà – Non posso allenarmi con Bianca, la mia ballerina, ma cerco di fare qualche movimento da solo e ieri ho pure rotto una vetrina in casa”.

Ma gli esercizi, soprattutto se svolti in solitudine, costano fatica. E così il ballerino spiega la difficoltà nel coricarsi a letto la sera, nel fare i conti con i crampi che colpiscono le gambe e nel fare stretching in vista del ritorno sul palco.

Cottini condivide le difficoltà di questi giorni con tante persone che risentono dell’emergenza, come la mamma di un bambino autistico, con la quale racconta di aver parlato di recente. “Per il suo bambino è molto difficile, ha bisogno di un contatto fisico costante con gli altri che in questo momento non ha. Ma dobbiamo rispettare le regole e insieme ce la faremo”.

Il ballerino, che poche settimane fa ha incantato l’Ariston di Sanremo, ha comunque trovato un aspetto positivo nell’isolamento. Ha più tempo per fare il papà: “Negli ultimi mesi sono stato un padre assente – ammette – ma in queste ore sto cercando di recuperare tutto il tempo perso con mia figlia. Disegnare con lei e i giochi da tavolo sono il modo migliore per combattere l’impossibilità di stare all’aria aperta”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi