Così si riorganizza la Sanità marchigiana per il Coronavirus. La situazione di reparti e posti letto

L'ingresso dell'ospedale di Fano
di Nicoletta Pettinari

URBINO – Approvato lo scorso 9 marzo dalla Giunta e integrato il 12 visto, il Piano regionale per la riorganizzazione della sanità marchigiana vista l’emergenza Coronavirus ridisegna la situazione e il peso specifico delle singole Aree Vaste, delle due Aziende Ospedaliere, “Ospedale Riuniti” di Ancona e “Marche Nord”, e dell’Inrca (Istituto nazionale di cura e riposo per anziani). Ecco come la Regione ha diviso i compiti tra i diversi ospedali.

Area Vasta 1 e Marche Nord (provincia di Pesaro e Urbino)

Gli ospedali di Urbino e Fossombrone saranno resi “non Covid”, così ha disposto la Regione Marche. All’ospedale di Urbino ci sono ancora pazienti risultati positivi, ma sono in atto misure per trasferirli in altre strutture. Dunque l’ospedale ducale verrà dedicato esclusivamente alle persone non positive a questa nuova forma di Sars.

L’ospedale di Fossombrone è, al momento, ancora Covid, con 26 posti letto destinati ai pazienti cosiddetti “post critici post Covid”. In sostanza, come ha spiegato al Ducato la dottoressa Nadia Storti, Direttrice generale di Asur Marche, “sono quei pazienti che hanno superato la fase critica e acuta del virus, ma che possono avere ricadute nei successivi 10 giorni e che, pertanto, non sono ancora dimissibili”.

Per quanto riguarda l’Azienda ospedaliera Marche Nord, ad oggi sono 146 i posti letto occupati, più 63 in attesa nei Pronto soccorso di Pesaro e Fano. In terapia intensiva sono invece 26, mentre in medicina d’urgenza se ne contano 24. Nel reparto di malattie infettive sono 18, 78 in quello sub intensive. Due pazienti sono stati  inviati alle unità Covid di Chiaravalle.

Area Vasta 2  e “Ospedale Riuniti” di Ancona

La struttura di Fabriano verrà presto resa totalmente non Covid, ma vi sono ancora tre pazienti risultati positivi al virus. L’ospedale di Senigallia è invece già dedicato all’assistenza dei malati da Coronavirus: nella palazzina in prossimità del Pronto soccorso sono attivi 25 posti letto; nell’area medica si stanno attivando altri 28 posti, che saranno operativi tra oggi e domani. Qualora questo non fosse sufficiente, è stato disposto un ulteriore accorpamento dell’unità di Cardiologia e Utic (Unità di terapia intensiva cardiologica) in altri spazi, liberando altri 30 posti letto, di cui 5 di terapia intensiva.

È Covid l’ospedale di Jesi: è stato attivato un reparto di 24 posti letto accorpando tutte le aree chirurgiche. In queste ore si sta attuando poi un secondo passaggio di acquisizione di 13 posti. Nei prossimi giorni sarà creato un terzo reparto con accorpamento di pneumologia e medicina, per 24 posti letto, di cui 12 di semintensiva. Jesi complessivamente metterà dunque a disposizione 71 posti letto.

Anche l’ospedale di Chiaravalle è stato predisposto all’emergenza: sono attivi 24 posti letto per i pazienti che hanno superato la fase acuta del virus. Di questi 10 posti sono ancora liberi, ma la richiesta è alta e si stanno occupando, quasi del tutto, proprio in queste ore.

Nell’Azienda “Ospedali riuniti” di Ancona i ricoveri sono ora 100. E la situazione è così ripartita:

  • Terapia intensiva: 34 posti letto, con ulteriori in allestimento per arrivare a 41 complessivi entro lunedì. In attesa di ventilatori e di letti.
  • Pediatrico Salesi: 3 posti letto di terapia intensiva con possibilità Covid (nessun caso al momento).
  • Malattie Infettive: 49 posti letto tutti occupati. Sarà aperto un ulteriore reparto Covid 3 al sesto piano, gestito da pneumologia (in allestimento con 20 posti ex chirurgia vascolare e 10 urologia). I posti letto diventano quindi 79 entro mercoledì 18 marzo.
  • Pronto soccorso-medicina urgenza: sono presenti al momento 16 pazienti positivi.

All’Inrca invece: 25 posti letto Covid in un’unica palazzina convertita per i positivi, di cui 3 di terapia intensiva, creati per fronteggiare la situazione. Vi sono inoltre 12 casi sospetti, che sono stati collocati in 3 posti letto al punto di primo intervento e 9 in un piano attivato ieri mattina per affrontare la nuova emergenza.

Area Vasta 3 (Macerata)

In provincia di Macerata sono Covid gli ospedali di Camerino (da domenica scorsa e con 54 posti occupati) e Civitanova, che conta 20 posti letto dedicati all’emergenza, più 8 in terapia intensiva e 8 in medicina d’urgenza-Pronto soccorso. Sempre a Civitanova, nei prossimi giorni saranno attivati 7 posti letto di ostetricia e ginecologia per donne Covid che devono partorire. Non è Covid l’ospedale di Macerata, anche se, in settimana, sarà utilizzata per i pazienti positivi alla nuova Sars una palazzina separata dal resto dell’ospedale, ex reparto di malattie infettive, con posti letto da definire.

Area Vasta 4 (Fermo) e 5 (Ascoli Piceno)

Il polo di Fermo è Covid: sono disponibili 24 posti letto nell’area medica, ulteriori 12 posti letto di malattie infettive e 7 posti letto in terapia intensiva.

Ad Ascoli Piceno invece è dedicato all’emergenza Coronavirus l’ospedale di San Benedetto, con 6 posti letto di terapia intensiva in più, mentre Ascoli è non Covid (verrà utilizzato l’ex reparto di malattie infettive e, da domani, si avranno così 20 posti letto).

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