Coronavirus, il giorno più nero per le Marche. Controlli e sorveglianza. Ceriscioli raccomanda: “State a casa”

di MARIA PIA PETRAROLI

URBINO – Con i 23 decessi legati al contagio da Coronavirus e i 196 nuovi casi positivi registrati oggi, le Marche vivono l’ennesimo giorno più nero dall’inizio dell’epidemia. L’emergenza s’aggrava e il picco non si intravede. Sale a 114 il totale dei deceduti nel territorio, con un’età media di 79 anni e mezzo, mentre il totale delle persone contagiate ammonta a 1.567.

Proprio per questo il presidente Luca Ceriscioli ha ripetuto che è importante restare a casa, aiutando così “le persone più deboli e il personale sanitario, che stiamo ammirando ogni giorno per il lavoro infaticabile che sta portando avanti”.

Otto positivi a Urbino

Nella sola città di Urbino, a differenza di quanto accade nell’intera provincia, i pazienti risultati positivi al Coronavirus sono pochi. “Abbiamo otto casi a tutt’oggi, un dato assolutamente positivo, frutto del buon lavoro che state facendo”, ha detto il sindaco Maurizio Gambini ieri sera in un video rivolto ai cittadini e postato su Facebook da casa sua, dove sta trascorrendo la quarantena che terminerà il 20 marzo.

L’Amministrazione comunale ha poi comunicato che gli uffici saranno chiusi al pubblico fino a nuova disposizione e si potrà accedere ai servizi essenziali soltanto attraverso specifico appuntamento, per via dell’aggravarsi dell’epidemia di Coronavirus anche nel territorio urbinate e delle disposizioni governative. Rimane comunque attivo il servizio rivolto alle persone sole, anziane o in situazione di necessità, che possono contattare il numero 333 7577943 per l’acquisto e la consegna a domicilio di farmaci e cibo.

I controlli in provincia e nelle aziende marchigiane

Continuano i controlli da parte delle forze dell’ordine nella provincia di Pesaro e Urbino per verificare che venga rispettato il divieto di spostamento previsto dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fatta eccezione per casi motivati da “comprovate esigenze lavorative” o “situazioni di necessità” o “motivi di salute”. Sono stati 980 i controlli, 16 le segnalazioni all’autorità giudiziaria. Le verifiche negli esercizi commerciali sono state invece 467, con una denuncia per inosservanza delle misure di contenimento.

Sono sottoposte a controllo anche le aziende del territorio marchigiano, chiamate a osservare le condizioni di sicurezza sanitaria per i lavoratori, in modo da limitare il più possibile il contagio da Coronavirus. A partire da venerdì 13 marzo sono stati 353 i controlli effettuati dall’Asur (Azienda sanitaria unica regionale) attraverso sopralluoghi e contatti telefonici.

Sorveglianza per chi è in quarantena

Domani mattina l’Asur darà il via al servizio automatico di sorveglianza delle persone in quarantena nelle Marche. Saranno così controllate telefonicamente ogni giorno le condizioni di salute di chi è in isolamento domiciliare, perché venuto a contatto con un caso confermato di Coronavirus o è rientrato da un viaggio a rischio. La telefonata conterrà un messaggio registrato al quale bisogna rispondere per permettere la valutazione dello stato di salute.

300.000 euro da Confindustria Marche Nord per la terapia intensiva

Secondo gli ultimi dati forniti dal Gores sono 119 i pazienti in terapia intensiva nella Regione: 10 in più di ieri. Un aiuto a gestire l’emergenza arriva da Confindustria Marche Nord, che in pochi giorni ha raccolto 300.000 euro da investire in letti e apparecchiature per i reparti di terapia intensiva degli ospedali di Marche Nord. Grazie a questi fondi a Urbino sarà allestita prossimamente un’unità con 13 letti per terapia sub-intensiva, destinata ai pazienti affetti da Coronavirus e arriverà una macchina portatile per radiografie polmonari d’urgenza.

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