Coronavirus: terapia intensiva, salta opzione Palaindoor di Ancona

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli con Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile

URBINO, 26 MAR. – Sfuma il piano di sfruttare il Palaindoor di Ancona per ospitare 100 posti letto di terapia intensiva per l’emergenza coronavirus: per i tecnici regionali incaricati del sopralluogo “non può essere considerata una struttura idonea” dati i lunghi tempi per adeguare gli spazi alle necessità mediche.

La doccia fredda arriva a distanza di poche ore dall’annuncio del presidente regionale Luca Ceriscioli e del consulente per l’emergenza nelle Marche Guido Bertolaso. Il palazzetto anconetano non potrà quindi essere usato per alleggerire il carico ospedaliero e ampliare gli spazi per i contagiati dal coronavirus.

“In base alle planimetrie e alla documentazione consegnata, il team di tecnici incaricati ha comunicato che neanche questa struttura può essere considerata idonea al progetto, in quanto i tempi necessari per l’adeguamento degli spazi alla collocazione dei 100 posti letto di terapia intensiva risulterebbero troppo lunghi rispetto alle attuali condizioni di emergenza”, spiega un comunicato del Gores (Gruppo operativo regionale emergenza sanitaria).

Riparte la caccia della Giunta Ceriscioli alla struttura marchigiana giusta. “I tecnici stanno già valutando altre soluzioni, che possano garantire velocemente, senza interventi strutturali importanti, un’area di 5.000 metri quadri sviluppata su un unico piano”, riferisce il Gores.

(l.g.)

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