Fossombrone: rissa in carcere nel 2016, sentite nuove testimonianze

Tribunale di Urbino

URBINO, 18 MAG. – Sono stati sentiti oggi al tribunale di Urbino due testimoni per il caso della rissa nel carcere di Fossombrone nel gennaio 2016. I due, entrambi lavoratori in servizio nella casa di reclusione all’epoca dei fatti, sono stati chiamati a testimoniare dal pubblico ministero, la dottoressa Catia Letizi. Nel giorno della rissa, hanno raccontato, si stava giocando una partita di calcio nel campo sportivo del carcere, e a un certo punto la situazione è degenerata. Prima che i sovraintendenti riuscissero a bloccarli, gli imputati Wajdi Ben Hassine e Mirko Provvedi avrebbero partecipato attivamente alla rissa, tanto che gruppi di altri detenuti sarebbero intervenuti a bloccarli.

Provvedi avrebbe riportato una ferita al braccio, e a Ben Hassine sarebbe arrivato un secchio della spazzatura di plastica in testa, lanciato da un altro imputato, Adul Alili, che oggi si è collegato via computer dalla casa di reclusione di Padova. Secondo uno dei testimoni, inoltre, Ben Hassine sarebbe stato ubriaco al momento della rissa. Era infatti possibile all’epoca comprare dei brick di vino in carcere, possibilità che dopo la rissa è stata eliminata. Uno degli elementi che resta ancora incerto è il ruolo nella rissa del quarto imputato, Edison Precetaj, che secondo il suo avvocato difensore non partecipò attivamente alla lite, ma intervenne solo per calmare gli animi, a differenza di quello che aveva sostenuto all’epoca uno dei testimoni.

L’udienza è stata rinviata al 15 dicembre.

sa.sp.

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