Scuola, a Urbino bocciature e abbandoni nella norma. “Ma tanti i disagi”

Studenti del liceo Laurana-Baldi di Urbino
di GUGLIELMO MARIA VESPIGNANI

URBINO – Gli studenti delle superiori di Urbino tengono duro. Mentre in tutta Italia l’effetto della pandemia sul sistema scolastico fa registrare numeri allarmanti per quanto riguarda rendimento e dispersione scolastica, come ad esempio a Pesaro, a Urbino questo non accade. Nonostante le enormi difficoltà, studenti, docenti, personale e dirigenti hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e sono riusciti a concludere l’anno scolastico senza registrare il temuto incremento di bocciati e di abbandoni.

Allo scientifico nessun abbandono

“Abbiamo seguito la circolare del Ministero dell’Istruzione, giunta a inizio maggio, che indicava di limitare le bocciature solo ai casi più gravi – dice Claudia Guidi, preside del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Laurana-Baldi – ma nel frattempo abbiamo proceduto con l’attivazione di una didattica di recupero, da svolgersi durante i mesi di giugno e di luglio, per ripasso e consolidamento delle conoscenze”.

Sui 630 studenti iscritti al liceo nello scorso anno scolastico, nessuno si è ritirato dagli studi o ha abbandonato la frequentazione delle lezioni. “Merito anche – afferma Guidi – dello sforzo fatto per mantenere in piedi i laboratori in presenza, che abbiamo garantito a tutti gli studenti almeno una volta a settimana durante l’anno. Questa scelta, mirata anche a preservare contatto e socialità, è stata decisiva per combattere il fenomeno della dispersione scolastica, e i fatti ci hanno dimostrato che abbiamo fatto bene”.

L’impatto sul rendimento c’è, ma contenuto

Certo, i danni causati dalla pandemia si sono fatto sentire non poco. La didattica a distanza estesa per così tanto tempo ha fatto venir meno alcuni punti cardine dell’istruzione superiore, primo fra tutti la relazione tra gli studenti. Il dirigente scolastico dell’Itis Enrico Mattei, Sergio Brandi non nega anche l’impatto della Dad sul rendimento: “Alcuni studenti si sono abituati bene, altri meno bene, altri ancora non si sono adattati. Ci sono stati più rimandati a settembre, ce lo aspettavamo. Ma dal punto di vista delle bocciature siamo riusciti a limitare l’influenza di quest’anno particolare”.

I 1070 studenti dell’Itis hanno potuto frequentare i laboratori pratici, fondamentali per l’indirizzo tecnico industriale, adattati alle esigenze dell’insegnamento a distanza. “Per l’informatica e la meccanica abbiamo messo a disposizione dei software di controllo remoto, in modo da poter lavorare da casa esattamente come a scuola. Da questo punto di vista non tutti i mali vengono per nuocere”.

Dalla Dad al laboratorio digitale

Tra i dirigenti delle scuole di Urbino, inoltre, c’è chi ha deciso di fare un grande passo in avanti, ben al di là del semplice uso contingente degli strumenti della Dad. Daniele Piccari, preside del Liceo Classico-Linguistico Raffaello, ha acquistato una piattaforma online per i laboratori linguistici, per potenziare l’apprendimento senza perdere le caratteristiche della modalità in presenza. “La piattaforma “Sanako” funziona come un vero e proprio laboratorio linguistico. Consente gli ascolti, la produzione di clip audio, l’esecuzione di esercizi condivisi e la loro correzione”.

Oltre alla pandemia, negli ultimi due anni il Raffaello ha avuto a che fare con gravi problemi legati alla sua sede storica di Via Oddi, dichiarata inagibile a Settembre 2019. Il nuovo sistema è un’opportunità colta nel momento di massima difficoltà: “Abbiamo fatto un investimento importante – insiste Piccari – che credo potrà servire sia nella Dad che nel lungo periodo. In questo modo tutte le classi potranno fare laboratorio linguistico contemporaneamente, senza necessità di prenotazioni ed evitando l’accavallamento. Siamo stati i primi e gli unici ad acquistare la piattaforma a Urbino, l’utilizzo è in fase di valutazione in alcune università. Stiamo inoltre formando i docenti perché possa diventare pratica diffusa dal prossimo anno scolastico”.

Unanime l’opinione dei presidi sugli auspici per il prossimo anno. “Lo vogliamo tutto in presenza. La socialità, l’attraversamento, la condivisione degli spazi e la funzione relazionale dell’educazione non possono essere sostituiti da nessuna tecnologia”.

About the Author

Guglielmo Maria Vespignani
Nato nel 1991 ad Ancona, sono cresciuto a Jesi e mi sono diplomato al Liceo Classico Vittorio Emanuele II. Laureato in Filosofia nel 2015 all'Università di Bologna, ho successivamente diviso la mia vita tra sport e impegno sociale.

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