Discoteche: l’Enjoy di Urbino riapre a settembre, a Urbania il 45 giri chiude i battenti

By Luckyz - Own work, CC BY-SA 3.0 - Da Wikimedia commons
di CECILIA ROSSI

URBINO – Sta per scattare la riapertura dei locali notturni. Due discoteche della zona prenderanno strade opposte: il 45 Giri Discopub di Urbania chiude i battenti, mentre l’Enjoy Discoclub di Urbino prova a ripartire. Ma a settembre.

“La colpa è solo della pandemia”

“Il 45 giri non riaprirà più” dice per telefono a Il Ducato Andrea Fraternali, gestore del locale 45 Giri Discopub di Urbania dal 2013. Lo spiega con poche parole, quelle sufficienti a comprendere che la scelta che ha dovuto prendere è stata tanto difficile quanto necessaria: “Il 45 Giri ha chiuso solo per colpa della pandemia”, ha assicurato. Classe ’88, Fraternali è gestore, sempre nella stessa città, anche del bar Caffè del Corso e della struttura ricettiva La Cantinaccia.

È stata una decisione presa a malincuore, perché “il locale prima andava molto bene, soprattutto d’estate quando si organizzavano diverse serate ed eventi, mentre durante il resto dell’anno riuscivo a riempire il locale due o tre volte al mese nei weekend, perché frequentato con assiduità dai ragazzi e ragazze della zona”.

I lunghi mesi di inattività hanno pesato così tanto sull’attività che Fraternali ha dovuto porre fine alla gestione nel dicembre 2020. Il 45 Giri, situato poco fuori Urbania, è ora senza gestore ed è tornato nelle mani del suo proprietario, “ma non so cosa intenderà farci, se continuerà ad essere un luogo di ritrovo per giovani o meno” dice Fraternali.

Ricominciare nonostante l’incertezza

Samuele Sorrenti è il gestore della discoteca Enjoy di Urbino e ha deciso che settembre sarà il mese giusto per ripartire. “Riaprire è tosta, ma chiudere per me significherebbe il fallimento di un progetto che porto avanti da anni con passione”. Sorrenti, 41 anni, nato a Tropea ma “trapiantato” da 11 anni a Fermignano, è un imprenditore del settore agroalimentare, che a ottobre 2018 ha deciso di diversificare le sue attività rilevando gli spazi dell’ex Q-Club, per aprire una discoteca, la prima a Urbino.

Samuele Sorrenti, gestore della discoteca Enjoy a Urbino

L’Enjoy è un locale poco fuori dal centro: negli spazi prima riempiti da folle di studenti, ora si sente solo l’eco della voce di Sorrenti e il rimbombo dei nostri passi mentre giriamo tra i divanetti avvolti dal cellofan. Il locale ospitava sulle mille persone a serata, almeno fino al 26 febbraio 2020, ultimo giorno di apertura prima di 17 mesi di chiusura forzata. “Non abbiamo nemmeno potuto organizzare serate nei mesi estivi dello scorso anno, perché non avrebbe avuto senso a livello di costi: gli studenti non c’erano più in città. Chi sarebbe venuto?”.

Da inizio lockdown, la sfiducia non è cresciuta solo nei confronti della situazione sanitaria, ma anche verso le istituzioni: “Non ho ricevuto alcun tipo di sussidio, c’è stato solo un bando indetto dal Comune di Urbino per l’erogazioni di contributi con cui, nonostante le grandi perdite, ho ottenuto solo 2000 euro, che ho impiegato per coprire le spese di mantenimento del locale”.

A settembre si riapre

Nonostante tutto, Sorrenti vuole comunque provare a riaprire le porte del locale. Per poter garantire divertimento e sicurezza, il piano è chiaro: “A partire da settembre e fino a che la stagione lo permetterà, le serate si terranno nella zona ‘garden’, quindi all’aperto, dove verrà installata una palatenda, così da bloccare eventuale pioggia e insonorizzare al meglio”.

In più, verrà chiesto di presentare il green pass prima di entrare. Ma funzionerà? “Se un ragazzo, magari uno studente fuorisede deve farsi un tampone di circa 17/18 euro ogni volta che vuole andare nei locali, semplicemente non ci andrà, ma conto sui tanti giovani vaccinati“. Sorrenti fa sapere che l’unico modo per riuscire a non andare in perdita, per la sua discoteca, è riuscire a far entrare dalle 700 alle 800 persone a serata.

La speranza del nuovo inizio si lega quindi indissolubilmente a un sentimento di preoccupazione e precarietà. “Non vedo l’ora di vedere di nuovo gli studenti divertirsi qua dentro” dice Sorrenti guardandosi intorno nelle stanze vuote dell’Enjoy “ma è stato difficile andare avanti fino ad ora. Settembre vuol dire ritorno dei giovani e io riaprirò”.

About the Author

Cecilia Rossi
Nata e cresciuta nelle Marche, studio a Urbino, dove mi laureo in Comunicazione con una tesi sull'involuzione autoritaria in Ungheria. Ho vissuto per sei mesi a Bruxelles, dove non ho migliorato il mio francese, ma in compenso ho studiato un po' di economia. La maggior parte del tempo leggo libri, lavoro a maglia e mi perdo nei documentari.

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