Cinghiali, è allarme: raccolti distrutti e agricoltori rinunciano a coltivare

URBINO, 6 LUG. – “Ci sono agricoltori che rinunciano a seminare, tanto va tutto distrutto”: Coldiretti Marche lancia l’allarme sull’impatto dei danni a campi e coltivazioni provocati dai cinghiali, in vista del flash mob sotto la Regione annunciato per giovedì 8 luglio.

Molte le segnalazioni provenienti anche da Cagli, Pergola e dalla parte alta di Urbino, dice al Ducato Claudio Calevi, direttore della Coldiretti Pesaro-Urbino. “Ci sono danni anche ingenti a colture in atto, come grano, orzo, piselli e ceci”.

“Ci sono agricoltori – aggiunge Calevi – che rinunciano alla trebbiatura perché, vista la scarsità dei raccolti, non sarebbe conveniente. In più molti stanno pensando di non seminare, perché prevedono che le colture siano compromesse”.

L’emergenza cinghiali, sempre presente nel territorio, si è acuita nell’ultimo anno a causa del lockdown e della siccità, che costringe gli animali a uscire dai boschi per cercare cibo. “I danni riportati nel 2021 sono molto più ingenti di quelli riferiti nel 2019 o nel 2020”, afferma Calevi, secondo cui il proliferare dei cinghiali è da imputarsi alla mancanza di adeguate misure preventive.

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