Prove di futuro all’Università di Urbino. Zero emissioni per la didattica sostenibile

Tutto lo staff di Cantiere per la sostenibilità dopo la conferenza di apertura
di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI

URBINO, 28 SET – L’Università studia come diventare più green, e mette in piedi un Cantiere per la sostenibilità, iniziative per riflettere e proporre pratiche eque e nel rispetto dell’ambiente. Questa mattina il progetto è stato presentato dal prorettore per la sostenibilità e valorizzazione delle differenze nell’Ateneo, la prof Elena Viganò a Palazzo Bonaventura alla presenza del rettore Giorgio Calcagnini. “Siamo qui per cambiare la fase” ha detto la professoressa Patrizia Lombardi, presidente del Comitato di coordinamento della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) – l’importanza della semina si vede al raccolto e bisogna che si vedano i frutti delle ricerche”.

La didattica sostenibile: dai trasporti alle isole ecologiche

La nuova didattica sarà un primo passo fondamentale per le sfide ecologiche. Il prof  Giovanni Marin ricorda le iniziative messe in campo dall’Uniurb, come l’Università per la pace e la rete internazionale Scholars at risk. I progetti monitorano le condizioni che limitano la libertà di studio o di espressione degli studenti, soprattutto in zone del mondo in cui non c’è la democrazia. “Alla base di salute e benessere c’è un’istruzione di qualità”, dice ancora Viganò.

Silvia Fioretti è relatrice per il progetto “Che cos’è la sostenibilità?”. “Non è solo un titolo, ce lo siamo chiesti davvero”- dice. “La  verità è che la definizione sfuma”. Il punto fondamentale da cui iniziare: divulgare i temi dell’agenda 2030. Durante la pandemia più di 20 incontri, per “un totale di cinque ore di contenuti intensi”- ha reso più delle solite lezioni in quanto a presenza.

Missione zero Co2

La prof Michela Maione parla dell’ “Ateneo a emissioni zero”. Della necessità di fare una fotografia delle emissioni attuali, per comprendere la gravità delle situazioni. Monitorare i consumi di energia elettrica, a gas e gasolio, ma non solo. Bisogna considerare i trasporti, sia di proprietà dell’Ateneo che quelli personali, soprattutto quelli casa-università, poi le emissioni dei docenti e quelle derivanti dai viaggi degli studenti in mobilità (Erasmus). L’obiettivo del lavoro della Maione è un vademecum con linee guida dove si segnalano conferenze ed eventi sostenibili. All’interno di questi eventi c’è la conferenza di oggi pomeriggio Frank Raes.

La raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti, spiega la docente Mara Fiorani, sono forse temi datati rispetto ai problemi che l’ecologia pone oggi, ma il problema è proprio che mancano ancora le basi. “Bisogna incentivare al riuso e arrivare all’azzeramento della plastica. Le azioni per farlo sono le isole ecologiche, ad esempio”. A Palazzo Battiferri infatti sono stati recuperati dei bidoni di design, valorizzando l’iniziativa anche dal punto di vista estetico con l’aiuto dell’Isia. Coinvolta nel progetto anche Marche Multiservizi, insieme a cui verrà fatta una segnaletica che indica il percorso per le isole ecologiche nei vari atenei.

Allo slogan “Plastic free” deve corrispondere anche “Zero smoke”. Un tema caro al rettore Calcagnini, che sogna un’università senza sigarette. I prof Elena Baribieri e Achille Cappiello fanno presente qualche dato: 8 milioni di persone muoiono per il tabacco ogni anno e quasi la metà dei bambini respira aria contaminata dalle migliaia di sostanze nocive contenute nel tabacco delle sigarette. La pandemia, poi, ha aggravato la situazione: a maggio 20201 c’era il 20% in più di fumatori rispetto all’anno precedente.

Università all’aria aperta

Una delle iniziative simbolo del Cantiere è Uniurb in cammino, coordinata dal prof di geologia Mauro de Donatis. “Il cammino è uscire dalla città per portare un’altra idea di turismo e cultura”. L’idea, accolta con entusiasmo dal Cai e poi dall’Uniurb, è nata durante la quarantena. Il cammino è tra Gubbio e Urbino, dove ci sono colline studiate in tutto il mondo. “Il fine della camminata è di narrare questa storia biologica dando un nuovo esempio di didattica. Lavorare sui materiali all’aperto e non in laboratorio, scrivere la tesi vicino al materiale studiato sono la base che permettono alle competenze e alle conoscenze di unirsi per portare nuovi modelli.”.

Altro simbolo dell’unione degli atenei è Climbing 4 climate. Stefania Gorbi dell’Università politecnica delle Marche, ha illustrato i punti di forza come la collaborazione tra gli atenei di Camerino, Urbino, Macerata e UnivPm. Ma ha parlato anche dei grandi problemi, come i rifiuti trovati in questi sentieri. I rifiuti sono stati raccolti, selezionati e le loro foto caricate su un app che segnala i rifiuti presenti nei sentieri di tutto il mondo.

L’esempio di Manlio Rossi Doria

Il progetto è diviso in otto passi, ha messo insieme i pensieri di più di 20 docenti e rappresentanti degli studenti. “La sostenibilità è un problema complesso, non si possono trovare facili le soluzioni” ha detto Elena Viganò. Citando la lezione contenuta in Una politica ecologica dell’economista, docente e senatore socialista Manlio Rossi Doria, del 1971. Già cinquant’anni fa avvertiva che il modello didattico di tutte le materie deve essere indirizzato alla sostenibilità ambientale.

Appuntamenti con la lettura

Ogni primo martedì del mese c’è “Uniurb sostenibile legge”. “La lettura è un fattore di crescita, l’obiettivo è la fusione dell’agenda 2030 con la promozione le biblioteche. Servono esperienze attive e coinvolgenti, è una sfida ma possiamo farcela”, dice Fioretti.

Primo appuntamento il 5 ottobre “Oblivion: chi salverà la memoria della città?'”. Le pagine di Baldassarre Castiglione e Carlo Bo aiuteranno con l’aiuto di Qr code i presenti a risolvere enigmi, portandoli a scoprire le bellissime biblioteche di ateneo. Tante iniziative, tra domande come “è difficile leggere una poesia?”, il 7 dicembre, a ‘Parole e immagini dall’Amazzonia’ il 3 maggio, una campagna a favore degli indios amazzonici tra Urbino, Ong.

About the Author

Enrico Mascilli Migliorini
Irpino innamorato del mare parlo solo e volentieri di musica. Nasco nel 1994 e mi laureo in Storia con una tesi sulla censura e il primo catalogo dei libri proibiti nella triennale a Firenze. Nella tesi di laurea magistrale a Bologna studio il popolo rom, detto zingaro, diventato parte integrante della mia vita soprattutto grazie al progetto CNR-UE Municipality 4 Roma.

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