Teatro, al Sanzio a ritmo di pizzica per la Giornata per la sindrome di Down

Conferenza stampa su "Le Zagaredde"
DI EMILIA LEBAN

URBINO – Il suono frenetico della pizzica si diffonde attraverso le stanze del Municipio. A suonare è il giovane ballerino e musicista Manuel Annibali, che con il suo tamburello ha offerto all’audience un’anticipazione dello spettacolo che si terrà domenica alle 18 al Teatro Sanzio, in occasione della Giornata internazionale della sindrome di Down.

“Lo spettacolo Le Zagaredde è un progetto che vuole affrontare il tema dell’inclusività – ha detto in conferenza stampa Romina Alesiani, presidente dell’Aispod (associazione inclusione sociale pari opportunità disabilità) – Vogliamo dimostrare che questi ragazzi possono fare tutto, anche esprimere se stessi”.

Contro ogni pregiudizio

“Lo spettacolo porterà in scena un mondo fantastico, che ha le sue radici nell’Italia del sud, denso di storia e di magia – ha spiegato al Ducato la regista, Lucilla Monaco – Con Le Zagarredde vogliamo denunciare ciò che è il pregiudizio, tutto ciò che viene giudicato limitante. Come si suol dire: la disabilità è negli occhi di chi guarda”.

Al tavolo della conferenza, insieme ad Annibali c’è la sua fidanzata, l’attrice Chiara Montanari. Entrambi con la sindrome di Down: “Sono due artisti eccezionali – ha commentato Elisabetta Foschi, assessora alle politiche sociali del comune di Urbino – Manuel, ad esempio è un grandissimo danzatore di pizzica. Negli anni di pandemia abbiamo dovuto sospendere lo spettacolo, ma ora siamo riusciti a realizzare il suo sogno, che aveva una grande voglia di tornare a ballare”.

“Tornare sul palco è un bel sogno”

“Tornare sul palco è un bel sogno”, ha detto Annibali, che ha appreso l’arte della pizzica dal ballerino Fabrizio Nigro, famoso per aver portato la Notte della taranta in giro per il mondo. “Anche lui si esibirà domenica a Urbino – ha spiegato Alesiani – gli studenti lo stanno già inondando di mail per accaparrarsi i posti a teatro”. Posti ridotti, dato che la capienza del Teatro Sanzio è infatti ancora al 50%.

“Nel nostro spettacolo ci sarà musica, canto, recitazione e danza – ha concluso Elisa Pavone, psicopedagogista e membro dell’associane Teatro in faccia – Il teatro è un luogo che meglio di altri può accomunare tutte le arti. Ma il teatro, come tutta l’arte, è soprattutto inclusione”.

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