di ROSSELLA RAPPOCCIOLO
URBINO – “Negli ultimi anni è risultato sempre più evidente il gap tra uomo e tecnologia a svantaggio della socialità e della coesione sociale. L’Università di Urbino, con il patrocinio della Città di Urbino, ha sviluppato uno strumento per provare a colmare, almeno in parte, questo gap”. Con queste parole il rettore Giorgio Calcagnini ha aperto la conferenza stampa per la presentazione dei Wom, i voucher elettronici che premiano il valore sociale dello studio e delle azioni individuali.
Sviluppati da Digit srl dell’Uniurb, i Wom, acronimo per Worth one minute, sono certificazioni digitali che si guadagnano impegnandosi in azioni socialmente utili e che poi possono essere utilizzate per avere sconti sui beni e servizi negli esercizi commerciali della città che hanno aderito all’iniziativa. Non hanno un controvalore monetario, ma sono concepiti come un premio per le azioni individuali che apportano un valore alla comunità, così da incentivarle. Chi riceve Wom acquista questa consapevolezza, che ha già un valore in sé e chi li riconosce, gli esercenti, compartecipa alla causa sociale. “Si tratta di uno strumento che crea uno scambio di azioni tra tutti gli operatori a favore del rafforzamento di una comunità sociale” afferma l’assessore al turismo di Urbino Roberto Cioppi.
Per studenti, cittadini e turisti
Tutti possono guadagnare i Wom attraverso le proprie azioni e in modo anonimo, “azioni che possono anche avere uno scopo individuale ma che poi hanno ricadute positive sulla comunità, trasformandosi quindi in valore sociale” specifica il professore Alessandro Bogliolo, ideatore dei Wom. Si tratta allora degli esami di profitto per gli studenti perché “chi studia non fa solo un bene a se stesso ma contribuisce anche alla crescita culturale della società a cui appartiene”, ma non solo, possono essere guadagnati anche da cittadini e turisti. Per esempio, camminando e misurando i passi tramite un’applicazione sul proprio smartphone, “per sancire il principio che mantenersi in salute è anche un interesse della collettività di cui l’individuo fa parte”, svolgendo volontariato con associazioni che aderiscono alla piattaforma o perseguendo gli obiettivi ambientali dell’Agenda 2030 dell’Onu e rendendone conto attraverso l’applicazione AWorld.
Basta un’app
“Guadagnare i Wom è semplice – spiega Bogliolo – basta scaricare l’applicazione Wom pocket dove verranno conservati tutti quelli guadagnati con anche l’indicazione di come, quando e dove”. Attraverso questa app è possibile scannerizzare il qr code dell’attività socialmente utile eseguita e collezionare 1 Wom per ogni minuto. Quando invece l’attività viene registrata da un’altra applicazione sul cellulare, come il contapassi o AWorld, questa comunica automaticamente con “Wom pocket” registrando i certificati elettronici acquisiti. “Le attività che abbiamo inserito per guadagnare Wom sono solo esempi – dice poi il professore – perché se ne possono inserire tante altre, anche per diffondere lo strumento a livello geografico”.
Applicazione “Wom pocket”
Dal lato degli esercenti è altrettanto facile utilizzare i Wom acquisiti, sempre attraverso la scansione di un qr code apposto negli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa e che a Urbino sono già più di 50, individuabili nel portale wom.social. “Sono gli esercenti a decidere quale valore dare agli Wom proprio perché non hanno un controvalore monetario e non lo devono fare a scapito dei loro profitti” specifica Bogliolo. “Possono anche decidere di premiare chi ha fatto un’azione utile solo per una determinata causa, per un determinato luogo, magari perché vogliono fare marketing territoriale, o per un certo periodo temporale”.
