Tribunale di Urbino: medico a giudizio, accusato di violenza sessuale e stalking

Tribunale di Urbino
di Roberta Rotelli

URBINO – ” Ti faccio licenziare”. Sono le 20.00 circa del 25 marzo 2017. Dalla sala d’attesa semivuota della guardia medica di Lunano si sentono delle urla che la testimone A.C. definisce “minacciose”. È la voce di un uomo che in tono aggressivo si rivolge a una donna. Dalla porta semiaperta dello studio, non si capisce con chiarezza tutto ciò che si dicono, ma di certo c’è una lite in corso. A.C. temporeggia, si siede e cerca di rassicurare il compagno, che soffre di ischemie e che quella sera aveva un mal di testa così forte da sentire il bisogno di essere visitato. Dopo qualche minuto esce dalla stanza un uomo, lo stesso che la teste riconosce seduto al banco degli imputati- Lei gli chiede: “Scusi, il medico in che stanza è?”. Lui risponde indicando con il dito la porta da cui provenivano le urla. Appena i due entrano nella stanza trovano una dottoressa “spaventata e visibilmente scossa” che dopo qualche minuto visita il paziente.

D.C. è una dottoressa che da anni lavora al centro assistenziale di Lunano. Da qualche tempo si lamenta della condotta poco ortodossa del collega G.R. Lo conferma il dirigente del centro assistenziale L.F, che ascoltato in aula come teste,  dice di avere più volte ricevuto delle segnalazioni da parte della dottoressa riguardo alle condizioni igieniche non adeguate in cui il collega G.R. lasciava lo studio al cambio di turno. Un clima, quello che si respirava alla guardia medica di Lunano all’epoca dei fatti, che il dirigente stesso definisce “piuttosto teso”.

La denuncia e il processo per violenza sessuale e palpeggiamenti

A fine marzo la dottoressa chiama in lacrime il direttore e parla di violenza sessuale e palpeggiamenti subiti da parte del collega G.R. Subito dopo, la denuncia alle autorità. L’unico provvedimento adottato dalla struttura – è stato detto in aula – sarà quello di tentare di non fare combaciare i turni dei due medici, in modo da non farli incontrare. Dopo l’udienza di mercoledì 4 maggio dedicata ai testi d’accusa, il dibattimento proseguirà il 21 dicembre con i testi della difesa.

Il processo per rifiuto di atti d’ufficio

Alla fine dell’udienza il dottor G.R. rimane seduto sulla sua sedia. È imputato infatti anche nel processo seguente, con il capo d’imputazione di rifiuto di atti d’ufficio.

Il primo a testimoniare è il maresciallo Mario Valentini che conferma di avere ricevuto degli esposti tra il 2014 e il 2017 da parte di alcuni residenti di Lunano in cui si lamentava la mancata risposta al telefono da parte del medico durante il turno di guardia. Dal controllo dei tabulati telefonici effettuato dai Carabinieri di Pian di Meleto era stato confermato che nelle date segnalate le chiamate arrivate sia al telefono fisso che al cellulare non avevano ricevuto risposta e il medico di turno era G.R.

Un altro teste, V.S., ricorda di aver dovuto portare la moglie alla guardia medica di Macerata Feltria il 27 dicembre 2015 perché al numero di telefono del centro assistenziale di Lunano non rispondeva nessuno e la porta della guardia medica rimaneva sempre chiusa. Il dibattimento è stato successivamente aggiornato.

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