Sostenibilità ambientale, cosa fare e come comunicarla. Il convegno all’Uniurb

di STEFANO SCIBILIA

URBINO – Oggi tutte le imprese, compresa la Pubblica amministrazione, si stanno muovendo per fare in modo che il loro lavoro non metta a repentaglio l’ambiente. Per divulgarlo al meglio, ai propri utenti e all’opinione pubblica. La sostenibilità, che deve tenere conto del periodo storico, segnato da una crisi internazionale e nuove sfide ambientali, è il tema affrontato nella sala del Rettorato dell’Università di Urbino. L’evento che è stato coordinato dalla direttrice dell’Istituto per la formazione al giornalismo Lella Mazzoli e si è aperto con i saluti istituzionali del rettore Giorgio Calcagnini. Il convegno si è svolto in modalità mista e ha visto l’intervento di Marco Talluri, Massimiliano Pontillo, Raphael Prati, Massimo Pigliapoco e Gea Ducci.

“Io credo che il compito della comunicazione sia quello di creare la coscienza giusta nei confronti di un tema che è diventato centrale per la nostra vita”. Così Lella Mazzoli ha evidenziato l’importanza di una tematica fondamentale per il nostro futuro. Tra i coordinatori dell’evento anche Margherita Rinaldi, giornalista ufficio stampa del Comune di Ancona: “La sostenibilità è importante non solo dal punto di vista della comunicazione d’impresa ma per la comunicazione in generale – afferma Rinaldi al Ducato – Per me parlare di sostenibilità oggi significa parlare del modo con cui tutte le pubbliche amministrazioni, insieme a privati e stakeholder, raccontano ai cittadini quanto le loro azioni hanno impatto nell’ambiente in cui viviamo”. L’evento è inserito nella più ampia cornice del PA Social Day, l’appuntamento nazionale dedicato alla comunicazione e all’informazione digitale via web, social, chat, e che sfrutta l’intelligenza artificiale, che quest’anno è arrivato alla sua quinta edizione.

Raphael Prati, direttore marketing e comunicazione Biesse Pesaro, ha spiegato al Ducato l’importanza della sostenibilità per le aziende di oggi: “Questo è uno dei tre fattori legati a questo mondo insieme a quello sociale ed economico. Nel nostro caso l’obiettivo è quello di andare a capire qual è l’impatto ambientale sia dal punto di vista delle attività produttive ma anche l’impatto ambientale che gli strumenti che noi produciamo potranno avere una volta che saranno nei laboratori, nelle fabbriche, nelle industrie che producono arredamenti piuttosto che strutture architettoniche in vetro”.

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