Centrosinistra attacca sindaco “kapò” e Urbino capoluogo. Londei: “Noi responsabili”

di SARA SPIMPOLO

URBINO – Il Pd e Viva Urbino attaccano il sindaco, Maurizio Gambini, domandandosi se “c’è democrazia sotto i torricini?” a seguito delle dimissioni forzate dell’ex vicesindaco di Urbino, Massimo Guidi dopo la sua adesione ad Azione di Carlo Calenda. Ma ne hanno anche per l’opposizione di Urbino capoluogo che “vota col centrodestra”.  La replica di Londei: “Atteggiamenti ‘estremisti’ che non portano da nessuna parte”.

“Gambini Kapo”

Un comunicato congiunto dei due gruppi consiliari di opposizione di centrosinistra, firmato da Davide Balducci, Carolina Borgiani, Mario Rosati e Lorenzo Santi, rimprovera al sindaco un atteggiamento da “Kapo”: “La vicenda Guidi – scrivono i Gruppi consiliari – con l’ennesima epurazione, oltre a confermare l’autoritarismo, l’autoreferenzialità, la mancanza di coerenza con cui il Sindaco gestisce il proprio potere, rinnova riflessioni più ampie che i cittadini non possono eludere. Per l’ennesima volta appalesa cosa intende per ‘certi personaggi e veleni’: tutti coloro che non la pensano come lui e tutto ciò che genera danno a lui”. L’ex vicesindaco Guidi – ora sostituito dalla già assessora Marianna Vetri – ha dichiarato al Ducato che preferisce non commentare, e che in questa fase lavorerà “per Azione in vista delle elezioni del 25 settembre”.

Secondo Pd e Viva Urbino, “il riflesso sui cittadini di questo atteggiamento del Sindaco è deleterio: rifiuta l’ascolto, Il confronto, il dialogo; insiste sull’imporsi in ogni contesto e situazione; crea solo fratture all’interno della comunità. In tal modo ha determinato un clima diffuso di discredito, di chiusura, di sfiducia, che ledono gravemente le possibilità di una crescita sana e armoniosa della città e del territorio”.

Mentre il centrosinistra accusa insomma Gambini di aver distrutto la democrazia “sotto i torricini”, considerando “veleni tutti coloro che non la pensano come lui”, avverte anche su presunti malumori che serpeggerebbero nelle altre componenti di maggioranza (leggi Foschi e Scalbi), “che si vedono escluse dai ruoli assegnati per ora soltanto ai fedelissimi del cerchio magico del Sindaco”.

L’opposizione che vota con la maggioranza

E poi c’è la stoccata contro il gruppo consigliare all’opposizione proprio come Pd e Viva Urbino, ma che a detta del centrosinistra, è troppo appiattito sulle posizioni di maggioranza: “E che dire di chi, come i due Londei, si è presentato come forza di opposizione e come alternativa con una definita connotazione di sinistra e ora vota bilanci e piani di programmazione di un centrodestra che non ha la minima attenzione alle tematiche più importanti e vitali per la città?”.

Non si è fatta invece attendere la replica di Giorgio Londei e Federico Cangini del Gruppo consiliare Urbino e il Montefeltro. “Dal momento che vengo chiamato, tra gli altri, in causa in maniera inappropriata – scrive Londei – vengo a precisare che momento più sbagliato non vi poteva essere per fare una affermazione che respingo con sdegno in merito al mio atteggiamento in Consiglio comunale”.

“Il mio è un atteggiamento responsabile nell’interesse solo ed esclusivamente dei cittadini e non mi appartengono atteggiamenti ‘estremisti’ che non portano da nessuna parte. Per me i cittadini di Urbino e del territorio vengono prima di tutto”, conclude.

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