Nubifragi Marche, sindaco Cantiano: “Serve attenzione da nuovo governo”

URBINO, 27 SET – Con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini fa il primo punto sulla situazione danni dopo l’alluvione che il 15 settembre scorso ha devastato alcuni territori dell’anconetano e della provincia di Pesaro e Urbino.

Sull’area del Comune di Cantiano, “48 movimenti franosi già censiti su un territorio di 84 kmq, vasto e già fragile dal punto di vista idrogeologico (come da individuazione in mappa). Ventotto tra bar, negozi e ristoranti distrutti, 22 attività artigianali compromesse e sei sedi di associazioni culturali chiuse” scrive il primo cittadino.

NUBIFRAGI MARCHE – L’allerta e l’allarme che non scatta

“La stagione autunnale ed invernale a cui stiamo andando incontro potrebbero inoltre peggiorare una già delicata e precaria situazione”, continua Piccini. “Ci aspettiamo pertanto un adeguato interessamento da parte delle istituzioni tutte, a partire dal futuro Governo del Paese, perché un territorio così compromesso, con situazioni di rischio ed infrastrutture annientate dalla furia dell’alluvione merita adeguate ed immediate risorse da mettere in campo il prima possibile”. Il governo Draghi, nell’immediatezza dell’emergenza, ha stanziato cinque milioni di euro per le popolazioni colpite.

IL DUCATO SUL POSTO – Il post alluvione in due fabbriche a Cantiano: le foto e le voci

Il Ducato aveva visto sul posto i danni dell’alluvione in una vetreria a Pontedazzo, vicino a Cantiano e in una fabbrica di amarene. In quell’occasione, il direttore di Confesercenti fano e Alto Metauro  Matteo Radicchi aveva fatto una prima stima dei danni e degli aiuti necessari: “150 mila euro solo per macchinari e arredi per l’azienda di costruzioni meccaniche Sam snc, 50 mila per il birrificio Corrieri del Catria e non meno di 40 mila per il bar Antica Osteria di Cantiano”.
emm

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Enrico Mascilli Migliorini
Irpino innamorato del mare parlo solo e volentieri di musica. Nasco nel 1994 e mi laureo in Storia con una tesi sulla censura e il primo catalogo dei libri proibiti nella triennale a Firenze. Nella tesi di laurea magistrale a Bologna studio il popolo rom, detto zingaro, diventato parte integrante della mia vita soprattutto grazie al progetto CNR-UE Municipality 4 Roma.

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