Libri che si trovano a Pesaro Urbino, dieci racconti inediti illustrati in maniera inedita

Di MARTINA TOMAT

12 dicembre ore 17:30
Per un contrattempo la presentazione del libro e il concerto sono stati rimandati al 24 gennaio 2025

C’era un tempo in cui per sfogliare un libro bisognava mettersi in cammino, spesso in sella a un asinello, per indefiniti chilometri, alle prese con caldo e sete. Una delle mete più gettonate era la biblioteca di Alessandria, la più ricca e importante del mondo. I suoi volumi, così agognati, avevano un’unicità che le librerie e il ‘a portata di mano’ dei giorni nostri hanno inevitabilmente fatto smarrire. Il fumettista e illustratore pesarese Alessandro Baronciani ha in testa, ben nitida, questa metafora quando tre anni fa, insieme allo scrittore Alessio Torino, inizia a pensare a “Libri che si trovano a Pesaro e Urbino”, un volume che contiene dieci racconti inediti illustrati in maniera altrettanto inedita da artisti della provincia di Pesaro Urbino, reperibile solo nella zona. Il volume sarà presentato stasera alle ore 20 nella sala del Maniscalco. Le prime cento copie verranno distribuite gratuitamente. Prima, in mattinata, alcuni degli artisti coinvolti incontreranno le studentesse e gli studenti del Liceo Artistico ‘Scuola del Libro’ per ripercorrere, filo per segno, il lavoro svolto. A spiegare la genesi del volume ci sarà anche Baronciani, che, proprio in quell’istituto, ha iniziato il suo percorso di studi. La storia e la metamorfosi del progetto, con entusiasmo contagioso, la racconta anche al Ducato.

Vieni a Urbino, come nasce l’idea

“L’ispirazione nasce proprio a Urbino. Avevo fatto un primo esperimento quando insegnavo all’Isia, insieme ad Alessio Torino. C’era il festival ‘Città del libro’ e ci chiedevamo come incentivare i visitatori a venirci a trovare di persona. Allora, abbiamo scelto dei racconti e li abbiamo fatti illustrare da alcuni ragazzi dell’istituto: poi li hanno anche venduti. Si potevano comprare solo qui, da nessun’altra parte”.

Un’idea piaciuta e migliorata in occasione di Pesaro capitale della cultura 2024 che ha dato i fondi per concretizzare il progetto: “Abbiamo selezionato dieci noti scrittori italiani e altrettanti illustratori famosi ma nostrani, della provincia”. Un locale che va a braccetto col nazionale, arricchendolo.

Anche una storia urbinate

Le storie sono le più disparate: “I racconti sono brevi, ognuno è un capitolo a sé: si spazia dal drammatico al sentimentale, c’è per esempio una poesia di Andrea Bajani sul potere della parola scritta, illustrata da Mara Cerri, è su sfondo oro proprio come nel 1200 quando si usava questo colore per difendersi dalla paura del vuoto”. Poi si susseguono soldati, storie inverosimili come quella di una coppia in fuga da una voce capace di scavalcare altri rumori e un racconto urbinate, scritto da Alessio Torino e illustrato proprio da Baronciani: “Sono molto legato alla città ducale perché ci ho studiato: ho fatto qui anche la specializzazione in animazione, in totale ci ho trascorso sette anni. In questo racconto c’è la storia di alcuni ragazzi urbinati che vogliono rubare una chitarra a San Marino”.

Andare oltre

Alcune pagine, poi, spiazzano come quelle scritte da Francesca Scotti e illustrate da Elisa Menini: “Dove quasi non si capisce se il testo si fonda con le immagini, è immersivo. Da notare anche il lavoro dell’illustratrice Viola Bartoli, capace di raccontare qualcosa di inerente al testo, che però sfugge al significato letterale di quest’ultimo. Ci sono per esempio dei fogli acetati, quelli trasparenti, che aiutano a catapultare in un sogno, realtà onirica che nel racconto non esiste”. E proprio l’andare oltre al testo con le immagini e i materiali è lo scopo che il libro si prefigge: “Non volevo che le illustrazioni fossero didascaliche se no non avrebbero aggiunto molto alla lettura. Specie trattandosi di libri per adulti. Le immagini devono rubare l’anima, prendere in giro”. Nel senso che le illustrazioni vogliono spalancare porte, lasciare qualcosa in sospeso: “Sono come i sogni quando ti addormenti, il testo scritto per me è la realtà, le illustrazioni invece fanno sognare il personaggio di cui si scrive”.

“Un capolavoro cartotecnico”

Il libro unisce la diversità, mettendo insieme vari artisti, con i loro stili e le loro generazioni variegate. Una ricchezza che si ritrova anche nella stampa e nell’editing, curato insieme a Milena Scaramucci: “Con la tipografia Nuova Montaccini di Pesaro abbiamo lavorato per circa tre mesi. C’è per esempio la stampa digitale e anche la nobilitazione, il libro è un vero e proprio capolavoro cartotecnico”. 
Baronciani è sempre stato attratto dalle illustrazioni: “Forse ho deciso di fare questo lavoro perché da piccolo non sopportavo leggere libri con poche immagini, per me era difficile”. Anche se forse la sua passione era quasi innata: “All’asilo ho fatto il mio primo libro illustrato, sapevo già un pochettino scrivere e avevo raccontato la storia di questo pulcino che girava il mondo per cercare la sua mamma, l’ho regalato a mia madre”. Mamma Iride, gelosamente, lo conserva ancora in un cassetto. Baronciani, che stasera alle 21 al teatro Sanzio sarà protagonista anche del concerto disegnato un giorno da psychodonna insieme a Rachele Bastreghi e Mario Conte, vorrebbe ora che il libro non rimanesse in un cassetto ma proprio come quel pulcino giramondo si mettesse in cammino ispirando chi lo sfoglierà: “Spesso guardando dei fumetti o delle illustrazioni a me capita di avere idee per farne altri, deve essere sempre così”. Un effetto domino di fantasia. Un volume che non si chiude all’ultima pagina ma schiude, come un guscio al suo pulcino, nuovi inesplorati orizzonti.

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