Urbino: la malattia non spegne il sogno. Francesco, non udente, ora “promosso” carabiniere

URBINO, 9 DIC. – Un berretto, un calendario dell’Arma dei carabinieri e un attestato di pergamena. E la fiamma che tiene orgoglioso in mano. Da piccolo Francesco Federici sognava di diventare un carabiniere, e anche se una malattia gliel’ha impedito, forse oggi si sente anche lui parte delle forze dell’ordine. La diagnosi, a soli diciotto mesi di vita: meningite fulminante. Francesco lottò, in coma, contro la malattia e ne uscì con un danno irreversibile: la perdita dell’udito. Non avrebbe mai più sentito, e non avrebbe mai potuto diventare un carabiniere.

E così, come segno del suo attaccamento all’Arma e della sua forza di volontà, al giovane urbinate sono stati consegnati i tre oggetti con una cerimonia nella sala di rappresentanza del Comune di Urbino, come segno di stima e vicinanza per la sua passione.

Il motivo del riconoscimento è stato indicato dal capitano della compagnia dei carabinieri di Urbino, Renato Puglisi, che nei giorni scorsi aveva letto un post su Facebook in cui Francesco rivelava di aver sempre desiderato di diventare un carabiniere come modo migliore per trasmettere i valori con cui è stato cresciuto: onestà, legalità e rispetto delle regole. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco Maurizio Gambini, l’assessore alle Politiche sociali, Elisabetta Foschi, e il maresciallo Vincenzo Torino, rappresentante della locale sezione dell’Arma in congedo. Francesco ora è davvero un “carabiniere”.

(g.p.)

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