Ospedale vuoto, piazze piene: così Urbino torna alla normalità

di ROSSELLA RAPPOCCIOLO
hanno collaborato EMILIA LEBAN, MARIA ELENA MARSICO, SARA SPIMPOLO

URBINO – Le ambulanze sono ferme nel piazzale d’ingresso dell’Ospedale. Le sirene non si sentono più, sostituite dai suoni dell’inizio d’estate. Vuoto e silenzio, associati da più di un anno alla solitudine della pandemia, diventano ora il segno che il virus ha finalmente allentato la sua morsa. Urbino è tornata a respirare, e con l’arrivo della zona bianca s’inaugura una nuova stagione di libertà. Bar e ristoranti riaprono fino a tarda notte, niente più coprifuoco. Un nuovo avvio anche per i parchi a tema, le fiere e le sagre. Gli amici si possono ritrovare per fare festa. Ma rimangono l’obbligo di mascherina, il distanziamento e il divieto di assembramento. Semplici regole a cui ormai siamo abituati per non cedere nuovamente al ricatto del Covid.

La festa ricomincia. In abito bianco

Il Duomo si tinge di bianco per la prima volta in questo 2021. Le nozze sono quelle di Talita e Mattia, che non hanno mai pensato di posticiparle neppure quando la pandemia li avrebbe costretti a festeggiare con pochi intimi. I primi sposi della ripartenza si sono uniti in matrimonio proprio nel giorno scelto mesi fa e che coincide con le ripartenze degli eventi, al cospetto di ben 100 invitati. Un regalo che li ha ripagati di tutte le fatiche dell’organizzare un matrimonio in piena pandemia.

Dopo un anno di rinvii e annullamenti, sul calendario del Duomo, così come su quello delle altre chiese e del Comune, si tornano a leggere i nomi delle coppie. “I ragazzi che si dovevano sposare nel 2020 hanno spostato la data delle nozze anche tre, quattro volte – dice Monica, una wedding planner di Urbino – ma finalmente le cose stanno iniziando a migliorare”. I festeggiamenti sono ora permessi, ma alcune regole rimangono. Distanziamento, mascherine e certificazione dell’avvenuto vaccino o di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti per ogni partecipante al lieto evento, sposi compresi. Un compromesso sicuramente accettabile per Talita e Mattia quando in palio c’è un giorno così speciale, che sancisce l’inizio di una vita insieme e, al contempo, la fine delle restrizioni più dure.

Gli sposi della ripartenza: Talita e Mattia

La paura e la gioia, emozioni per il dopo Covid

Don Andreas, parroco a Urbino da quasi dieci anni, condivide con i fedeli la gioia e le preoccupazioni della ripartenza: “La paura c’è ancora, ma la vita deve riprendere. La normalità è possibile”. Cresime e comunioni sono state la prima vera occasione per ritrovarsi in presenza e Don Andreas racconta le sensazioni di rivedere i parrocchiani più piccoli: “Ciò che mi ha emozionato di più è stato osservare la crescita dei ragazzi e soprattutto accompagnarli in una giornata così importante”. “Concludere i sacramenti 2020-2021 – continua – è un modo per chiudere con il passato, per lasciarsi alle spalle un periodo doloroso per tutti. Nelle parrocchie c’è voglia di ricominciare, lo slancio della ripartenza dà nuova speranza”.

Ma la pandemia ha lasciato ferite che faticano a rimarginarsi, soprattutto nei più giovani. Lo racconta Chiara Angione, psicologa responsabile dello sportello d’ascolto dell’Università di Urbino: “Da un lato sono tutti contenti di fare una passeggiata o di prendere un aperitivo all’aperto, ma dall’altro il periodo di pandemia ha creato molte paure, soprattutto nei giovani, studenti o alle prese con il passaggio al mondo lavorativo. Paura del contagio, paura della perdita, ma soprattutto paura di vivere, della progettualità”.

“Dottore, dottore!”

E forse un simbolo del nuovo inizio sono i cori delle feste di laurea che, finalmente, iniziano a risuonare nelle strade del centro storico. L’allentamento delle misure più restrittive fa ben sperare il rettore dell’Università Giorgio Calcagnini: “Studenti, vaccinatevi, è un atto di responsabilità sociale. Per tornare a una piena normalità non abbiamo alternative. E per settembre c’è molto ottimismo, siamo certi che le aule torneranno piene”. Intanto, un primo segnale di ripartenza sono le lauree che, per la prima volta dopo quasi un anno, sono in presenza. “Ci sono ancora delle limitazioni – continua Calcagnini – ma rispetto alla primavera scorsa c’è un netto miglioramento. Ora i laureati possono invitare fino a dieci amici o familiari alla discussione. Finalmente questo momento di festa può essere pienamente valorizzato”.

Con l’istituzione di una sessione straordinaria, giugno diventa sinonimo di rinascita per i laureandi dell’anno accademico più colpito dalla pandemia. Come per Mariangela, appena laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche. “Sono stata fortunata, ho potuto discutere la tesi davanti alla mia famiglia e ai miei amici”. Solo i genitori, il fratello, il fidanzato e, soprattutto, il nonno, che non perde occasione per abbracciare orgoglioso la sua nipotina. Per festeggiare, poi, un semplice aperitivo e due passi di danza in Piazza della Repubblica.

Una festa di laurea “liberata”: la danza con il nonno

Per i bar l’addio al coprifuoco 

Anche bar e pub si preparano a un nuovo modo di lavorare. Ma sull’eliminazione del coprifuoco i pareri sono discordanti. Barbara, del bar Lamonaca, si aspetta che “con i clienti più diluiti nelle ore sarà più facile far rispettare le regole”. “Paradossalmente è stato più difficile – racconta – quando il coprifuoco era alle 10, perché i ragazzi si incontravano tutti nelle stesse, poche ore”. Teuta del Rio’s avrebbe preferito invece che il coprifuoco fosse rimasto in vigore “per una questione di sicurezza”, ma è fiduciosa e ha scelto di inaugurare il nuovo bar in piazza della Repubblica proprio il 10 giugno scorso.

Omar, il proprietario dell’Host, è combattuto: “Se il flusso di persone è sempre lo stesso, preferisco pagare i miei dipendenti qualcosa in più all’ora e farli lavorare fino a mezzanotte, che pagarli meno e tenerli fino alle 3”. Per Marco, il proprietario del Caffè Basili, ciò che succederà con la zona bianca è un grosso punto interrogativo. “Manca la gente – dice – il turismo a Urbino è concentrato soprattutto in primavera, e col Covid ci siamo giocati quel periodo”. “Durante la pandemia abbiamo fatto il possibile per andare avanti – racconta poi Giorgio, il titolare del bar accanto, Gli archi – ora finalmente si riprende a lavorare, sempre rispettando le regole e sperando nella ripresa”.

Tornano i turisti

Il turismo è di nuovo un settore in crescita, conferma Federico Scaramucci, titolare dell’agenzia viaggi Urbino Incoming: “Dai primi di giugno il numero di telefonate, richieste e mail è raddoppiato rispetto a maggio, soprattutto in concomitanza degli eventi che si svolgeranno quest’estate”. Un primo segnale del ritorno di una attività essenziale per la ripartenza della città.

Anche a Palazzo Ducale è tempo di ripresa. Sotterranei e Lapidario hanno già riaperto al pubblico, e la capienza consentita è aumentata del 20%. Le regole anti-Covid restano, ma la zona bianca permette alla cultura di riemergere. A partire dagli eventi in presenza, per primo il giovedì sera a Palazzo. “Nelle prime settimane di giugno abbiamo avuto dalle 500 alle 700 persone al giorno nei weekend – racconta Stefano Brachetti, responsabile di promozione e comunicazione per il museo – sono numeri vicini a quelli pre-pandemici. Siamo fiduciosi che la cancellazione del coprifuoco sia un ulteriore incentivo per attirare i turisti nella nostra splendida città”.

Palazzo Ducale: tornano i turisti

“Da lunedì si aprirà un nuovo capitolo anche per la nostra città, che tanto ha sofferto in questo anno e mezzo per la mancanza di studenti universitari e di turisti – dichiara il sindaco Maurizio Gambini – ma dobbiamo comunque continuare a tenere alta la guardia”. “Finalmente, però – conclude – potremo accogliere con maggiore serenità chi verrà a visitare la bellezza rinascimentale di Urbino”. Si apre una nuova fase, dopo mesi di isolamento si torna a riempire il silenzio con i rumori della città che rivive.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi