Record di ingressi a Palazzo Ducale di Urbino: superati i 200.000 biglietti

Palazzo Ducale
di Nicoletta Pettinari e Rachele Scoditti

URBINO – Un 2018 da record per Palazzo Ducale che chiude l’anno con 201.456 ingressi, il massimo degli ultimi sei anni. Nel 2017, erano stati 169.541, il bilancio registra dunque un più 20 per cento rispetto all’anno precedente. È soddisfatto il direttore Peter Aufreiter che nella conferenza stampa annuale sottolinea la ripresa a fronte del calo dello scorso anno: “Per fortuna sono tornate le scolaresche – ha detto il direttore – e sono aumentate. Sono un terzo degli ingressi, circa 60-70.000 all’anno. Nel 2017 erano calate della metà per colpa della paura del terremoto”.

Assieme agli ingressi crescono anche gli incassi: più 35%. Segno più anche per la Rocca Demaniale di Gradara che aumenta dell’8% le presenze dei turisti.

Le iniziative del 2018

All’interno del Palazzo, gioiello del Rinascimento, hanno trovato posto mostre di arte contemporanea e sui giardini del Duca, ma fra tutte spicca “Il Montefeltro e l’Oriente Islamico”. “Hanno collaborato gli Uffizi e hanno partecipato esperti di fama internazionale. La mostra ha avuto un grande impatto mediatico” ha dichiarato Aufreiter.

Importanti anche i restauri: dallo stendardo di Tiziano, che ora conta richieste di prestito in tutto il mondo, alle otto opere di Giovanni Santi fino al Giardino Pensile. Consistente il lavoro fatto per la Meridiana, sistemata perché in posizione sbagliata dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Protagonista del 2018 è anche la didattica. Uno dei progetti che ha avuto grande successo è la collaborazione con Microsoft “Raffaello in Minecraft”: 100 scuole in Italia, dalla Campania all’Alto Adige hanno partecipato con oltre 2000 concorrenti. Fra aprile e maggio saranno decretati i vincitori.

Il 2019 all’insegna di Leonardo

Obiettivo dichiarato per il 2019 è, per Aufreiter un ulteriore incremento del 10% delle visite. E lo definisce “l’anno di Leonardo”, in occasione dei 500 anni dalla sua morte. Il direttore spiega: “Ci è venuta l’idea di fare un progetto didattico su Leonardo. Fra marzo e aprile allestiamo un percorso interattivo sulle sue tracce. Adulti e bambini possono percorrere, stazione per stazione, 15 tappe”.

In corso la mostra su Giovanni Santi, padre di Raffaello, che ospita oltre quaranta opere dell’ultimo Quattrocento, mentre tra aprile e giugno sarà la volta di “Altissima Povertà” su San Francesco e l’iconografia di riferimento fra Ottocento e Novecento, interpretata da artisti moderni con dipinti, sculture e opere grafiche.

Conclude il 2019 “Raffaello e gli amici di Urbino”. La mostra si protrae fino a marzo 2020, 500esimo anno dalla morte dell’artista. “Come dico sempre l’anno di Raffaello inizia adesso e non finisce mai più perché noi siamo la città di Raffaello e ogni persona che vuole conoscerlo e non viene a Urbino, non può capire – sottolinea il direttore – solo qui si trovano l’atmosfera e lo spirito di questa culla del Rinascimento”. A tal proposito è intervenuto anche il sindaco Maurizio Gambini, che ha evidenziato l’importanza della comunicazione e della condivisione con il territorio per promuovere la città e per sostenere attività e progetti.

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