di RACHELE SCODITTI

URBINO – Ha comprato un’automobile usata. Ma poco dopo ha avuto il sospetto di essere stato truffato sul chilometraggio. È successo a Francesco Biggi, di Bologna, nel luglio del 2015, quando, dopo aver trovato su Subito.it una Alfa Romeo, è andato nella concessionaria Sereno Auto a Sassofeltrio per acquistarla. L’automobile, con 140.000 km, era stata comprata per 3.000 euro, lasciando in permuta una Fiat Stilo da 315.000 km al titolare della concessionaria, Pasquale Sereno, di Crotone. Che ora è imputato con l’accusa di truffa in un processo in corso al tribunale di Urbino scattato dopo la denuncia di Biggi.

A novembre, infatti, l’uomo era tornato sul sito scoprendo casualmente che l’auto che aveva lasciato in permuta era stata messa in vendita dalla concessionaria con un chilometraggio inferiore di 150.000 km rispetto a quello originario. Insospettito, ha fatto analizzare l’Alfa appena acquistata dal suo elettrauto di fiducia e ha scoperto così che l’auto in realtà aveva 180.000 km in più rispetto a quanto dichiarato dalla concessionaria, accusata di essere la responsabile della manomissione della centralina della vettura.

Il 30 novembre 2015 Biggi ha denunciato Sereno e poi al processo si è costituito parte civile, assistito dagli avvocati Massimo Cacciari e Lucia Tura. Il Sereno è stato rinviato giudizio per truffa e martedì, durante l’udienza davanti al giudice Massimo Di Patria, si è difeso dicendo di non conoscere l’acquirente perché la vendita era stata effettuata da suo figlio, dipendente della concessionaria. Sul contratto di acquisto, però, la firma è la sua.

La prossima udienza del processo è stata fissata a giugno.

Successivamente, a quanto Il Ducato apprende da fonti giudiziarie, il procedimento si è estinto e il processo non è andato a sentenza, in seguito a un accordo intercorso fra le parti.