Calcio, l’Urbino in Promozione. ‘Le mura’, il ‘nuovo duca’ e il portiere goleador

di NICCOLÒ SEVERINI

URBINO – Ora che la Promozione è tornata allo stadio Montefeltro, per l’Asd Urbino calcio 1921 comincia una settimana da godersi che culminerà con la festa per la vittoria del campionato e del salto di categoria sabato pomeriggio, nell’ultima partita casalinga contro il Pesaro Calcio.

Otto anni dopo, i Ducali lasciano la Prima categoria e il presidente Gabriele Di Greogorio lo celebra così: “C’è grandissima euforia per tutti i ragazzi, per la società e anche per la città. Abbiamo fatto fare un salto qualitativo a Urbino nello sport quest’anno”. Ma il numero uno della società punzecchia gli urbinati per il poco seguito: “Città  presente? Nì. Speriamo che risponda meglio l’anno prossimo in Promozione. Quest’anno nonostante gli ottimi risultati non si è mai stretta intorno a noi come avremmo voluto, a parte i nostri ultras che ci seguono comunque e dovunque da cinque anni. Ma noi lo sappiamo: Urbino arriva sempre dopo”.

In campo invece non ci sono dubbi, i Ducali sono stati la miglior squadra del campionato. Sempre in testa alla classifica dall’inizio alla fine, con il miglior attacco del campionato (l’attaccante Salifu Saine è terzo nella classifica cannonieri) e seconda miglior difesa. “Abbiamo costruito questo traguardo passo dopo passo e abbiamo preso consapevolezza piano piano con il passare della stagione”, dice l’allenatore Antonio Crespi che ora avrà da preparare la squadra per le finali di categoria per mettere un altro trofeo nella bacheca stagionale.

La guida

Alla sua seconda stagione, mister Crespi non ha dubbi: “Voto 10 e lode!” per la sua squadra. Ricorda le differenze tra agosto 2017, quando ha preso il comando dell’Urbino, e adesso. Ha raccolto una squadra che arrivava dal playout vincente contro il Tavernelle a fine stagione 2016/17 e ora l’ha portata in Promozione.

Antonio Crespi, allenatore dell’Urbino calcio

Parlando della cavalcata in testa alla classifica analizza i fattori decisivi: “I più importanti sono assolutamente il gruppo e il nostro spogliatoio. Devo ringraziare tutti i miei giocatori, specialmente chi ha giocato di meno, che non si è mai sentito messo da parte o scaricato. Anzi, devo applaudire in particolare Lorenzoni che anche se non è mai stato convocato, non ha saltato un allenamento. Dall’esterno non si vede la coesione a volte, che per me è la base di una squadra vincente”.

Ripercorrendo i due anni di gestione tecnica, Crespi racconta di una squadra che non rispecchiava la posizione di classifica che occupava fino all’anno scorso. Il grande merito dell’allenatore è aver trasformato un team in difficoltà facendogli esprimere le sue potenzialità, anche grazie ai nuovi arrivi, che lui definisce fondamentali per l’impatto caratteriale che hanno avuto. “Grazie a loro abbiamo colmato  il gap tecnico che c’era con le altre squadre, ma tra avere i mezzi per vincere e vincere ce ne passa, perciò è merito di tutti – puntualizza Crespi – la stagione è stata molta lunga, perché gli allenamenti sono cominciati il 30 luglio per preparare la stagione e nessuno si è mai tirato indietro”.

Infine, mister Crespi si sbilancia su partite e giocatori: “I quattro punti nel doppio confronto con una squadra forte come la K Sport ci hanno definitivamente fatto fare il salto di qualità. Come sorpresa della stagione indico Davide Mattioli, ma potrei fare i nomi di tutti, uno per uno. Tutti sono stati fondamentali”.

Le mura di Urbino

Siamo abituati a vederle abbracciare e difendere la nostra città, ma questa volta non parliamo della cinta medievale e rinascimentale che abbraccia palazzo Ducale e dintorni. La retroguardia gialloblù è la seconda meno battuta di tutto il girone A di Prima categoria marchigiana, dietro solo a quella della K Sport. Infatti, sono 21 i gol incassati dal portiere Luca Fiorelli e compagni in 31 giornate.

Il portiere Fiorelli in azione

Ma non è solo tra i pali che ha dato il suo contributo. Fiorelli ha segnato ben sei gol (tutti su rigore), l’ultimo sabato scorso nella partita che è valsa la promozione. È il terzo miglior marcatore della squadra: “Non è il primo anno che li tiro – dice Fiorelli – sono contento perché sono stati tutti decisivi ai fini del risultato”. Determinante, però, anche quello sbagliato contro il Sant’Orso nel girone di andata che è costata la sconfitta, ma ormai ci scherza su: “Dopo l’errore il mister mi ha detto di stare buono in porta che e di lasciare il compito di tirare agli altri, ma sono stato felice di calciarlo contro la Mercatellese”.

Ma per Fiorelli i suoi stessi compagni sono stati una garanzia : “Ho parato poco quest’anno, con una squadra così molte volte ho fatto lo spettatore dal campo”.

La sorpresa

Laureato in Economia e commercio all’Università politecnica delle Marche di Ancona e ora specializzando in managment, Davide Mattioli, centrocampista classe 1996, non sa rinunciare al calcio. “È la mia passione, pur di giocarci faccio mille sacrifici”. Cosa che accade tutti i giorni, infatti. Mattioli è di Fano e tutte le mattine prende il treno alle 7 per andare nel capoluogo a frequentare i corsi, poi torna a casa di corsa per prendere il borsone e viene a Urbino per gli allenamenti con i suoi compagni di squadra, fanesi come lui: Fiorelli, Giovanni Pagnoni, Gianmarco Vagnini e Nicola Tanfani.

Mattioli li ha definiti fondamentali per il suo approdo all’Urbino, perché era convinto del progetto tecnico, ma un po’ scoraggiato dalla distanza: “Il viaggio con loro è tutta un’altra cosa!”, sorride il 22enne mediano. Alla prima stagione in gialloblù ha segnato sei gol in 30 partite e il suo preferito è quello nel derby con la Fermignanese. “Dopo appena tre minuti vedo scendere questa palla dopo una mischia e decido di andare a calciare al volo. È la rete di questa stagione che porto nel cuore”, ricorda Mattioli.

Il nuovo condottiero di Urbino

L’attaccante Salifu Saine in azione contro la Fermignanese nel derby vinto 3-0

Nel XV e XVI secolo c’erano Oddantonio e Federico. Nel 2019, il ‘duca’ di Urbino è un ragazzo arrivato dal Gambia: Salifu Saine. L’attaccante classe 1998 è stato l’incubo delle difese del campionato. Parlando con i numeri si può ricostruire la sua esaltante stagione: 13 gol segnati e 7 rigori procurati. Con i suoi scatti ha infilato 8 squadre diverse, segnando in quattro occasioni una doppietta, diventando il leader su cui la squadra si è appoggiata per fare male agli avversari.

Non è l’unica freccia nella faretra di mister Crespi. I suoi compagni di reparto hanno contribuito alla causa in maniera importante. Hamza Aboufaris e Tanfani sono arrivati a 6 gol, rispettivamente con 17 e 23 match disputati e un minutaggio inferiore rispetto al compagno gambiano. El Hadji Niang ne ha segnato uno in più e ha giocato quasi tutte le partite (29 su 31).

Il presidente Di Gregorio e il ds Lucarini festeggiano la promozione

“È ancora presto per parlare dell’anno prossimo – conclude il presidente Di Gregorio – dalla settimana prossima magari cominceremo a programmarlo. Ma per quello sono tranquillo, ci pensa il nostro direttore sportivo Marco Lucarini, che conosce il territorio e sa cosa fare e come farlo. La vera difficoltà sarà trovare dei giovani all’altezza per affrontare la Promozione”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi