Sgarbi non sarà più assessore a Urbino: “Io sono parlamentare, Gambini è di provincia”. Andrà a Castiglion Fiorentino

Vittorio Sgarbi
di NICCOLÒ SEVERINI

URBINO – Pochi minuti dopo l’annuncio del sindaco Maurizio Gambini che Vittorio Sgarbi non sarà più assessore alla Cultura della città, il critico d’arte attacca il telefono al giornalista del Ducato che gli chiede come ha reagito alla decisione. Un quarto d’ora dopo, però, l’assessore uscente telefona di nuovo in redazione: “Ho appena accettato l’invito del sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, di trasferirmi da loro: vado a fare l’assessore lì”.

Se ne va sbattendo la porta Sgarbi, dunque, che non ha preso bene l’idea di Gambini, che, ospite della redazione del Ducato, ha detto di volergli affidare un ruolo di consulente per il patrimonio artistico della città ducale. “Io sono un parlamentare, posso fare il sindaco ovunque, lui è uno di provincia, se perde le elezioni non fa l’assessore da nessuna parte”, così il critico. E poi lo accusa: “È riuscito a fare quello che Pd e le altre opposizioni non hanno fatto: cacciarmi da qui”. Il chiaro riferimento è a Maria Francesca Crespini, ex vicesindaco della prima amministrazione Gambini, poi sollevata dall’incarico. La capolista Cut più volte ha chiesto l’allontanamento di Sgarbi, soprattutto per la sua frequente assenza dalla città.

Durante le celebrazioni per il patrono San Crescentino, dopo la messa nella chiesa San Domenico sabato primo giugno, Gambini ha comunicato a Sgarbi la sua intenzione che, sul momento, si era preso tempo per pensare. Idea confermata oggi alla nostra redazione dal sindaco: “Voglio che sia presente per la città, anche non da assessore”. Invito declinato dal parlamentare: “Scelta incoerente. Aveva detto ‘squadra che vince non si cambia’ e ha deciso di rompere la continuità amministrativa. Non me lo aspettavo da chi doveva essere un amico”. Sgarbi parla anche di chi non gli è mai piaciuto, come Peter Aufreiter: “Per lui che è un nemico ho chiesto la riconferma come direttore della Galleria nazionale delle Marche, proprio per la continuità necessaria in vista del cinquecentenario della morte di Raffaello”.

L’ex assessore non è sembrato molto dispiaciuto di lasciare la città ducale: “Castiglion Fiorentino è una bellissima città, non conosciuta come Urbino, ma ugualmente bella. Lì hanno dimostrato di volermi, non farò più niente qui”. Sgarbi si riferisce ai progetti che aveva in mente per le celebrazioni raffaellesche del prossimo anno, della sua presidenza del comitato Raffaello e della possibilità di sostituire Giorgio Londei alla guida dell’accademia delle Belle Arti.

Proprio in mattinata Gambini ringraziava il critico di Ferrara per il lavoro svolto nei rapporti con Roma e il ministero dei Beni Culturali, nonché per la creazione di un biglietto turistico unico con Pesaro e Fano. Ma i complimenti non sono bastati a Sgarbi, che ha preferito salutare Urbino per andare in Toscana.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi