Giro under 23, Gambini: “Raffaello sulla maglia rosa porterà Urbino in giro per l’Italia” – VIDEO

di VALERIO SFORNA e FRANCESCA DE MARTINO

URBINO – Ci sarà anche Raffaello sul petto del prossimo vincitore del Giro d’Italia Under 23: non vedremo il suo viso, ma un anello nuziale con a fianco la scritta dorata “Raffaello Urbino”. Il blu che spicca sul tradizionale rosa della maglia, da sempre simbolo del primato. La prossima edizione del Giro d’Italia giovani under 23, che partirà il 4 giugno da Urbino, omaggerà così Raffaello Sanzio per tutte e dieci le tappe, nell’anniversario per i 500 anni dalla morte. “Il Divin Pittore sulla maglia rosa toccherà tutta Italia, portando un pezzo di Urbino in giro per il Paese. Un po’ come lo stesso Raffaello -ha detto il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini – che durante la sua breve e intensa carriera ha lavorato in tante città italiane, da Urbino a Roma passando per Perugia e Firenze”.

“Raffaello Urbino” si legge sulla maglia rosa del Giro d’Italia Giovani 2020

Da piazza Rinascimento di Urbino a Fermignano poi ritorno

Piazza Rinascimento, via Vittorio Veneto poi svolta a sinistra verso corso Garibaldi. Da lì a via Matteotti verso la SS73 bis e via Bocca Trabaria Sud in direzione di Fermignano, Urbania, Monte San Cipriano e poi di nuovo Urbino. Il tutto ripetuto quattro volte per un totale di 37 chilometri. Questo il percorso della cronometro di giovedì 4 giugno, che darà inizio alla competizione internazionale tra i più forti giovani ciclisti in circolazione. Anche la seconda tappa partirà da Urbino e, passando per Fossombrone, il Furlo, Fano e Pesaro si concluderà sul lungomare di Riccione, dopo circa 150 chilometri. 176 i ciclisti iscritti suddivisi in 31 squadre. Dieci tappe che toccheranno, oltre alle Marche, anche l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Trentino e la Lombardia.

“Nei cinque anni in cui non si è disputata la corsa il nostro movimento ha sofferto”

“Le due tappe che abbiamo disegnato sono straordinarie – ha detto Marco Selleri, direttore generale del Giro d’Italia under 23 – fanno vedere il cuore della provincia di Pesaro e Urbino. La festa inizierà la sera del 3 giugno quando alle 18.00, in piazza San Francesco, saranno presentate le squadre e gli atleti”.

Il Giro under 23 è alla sua quarantatreesima edizione, ma per cinque anni, dal 2012 al 2017, non si è disputato. “Da commissario tecnico della nazionale di ciclismo ringrazio il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, e quello dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, perché è grazie a loro che tre anni fa la carovana del Giro under 23 è ripartita”, ha detto il ct Davide Cassani. “Nei cinque anni in cui non si è disputata la corsa il nostro movimento ha sofferto. Quest’anno ci saranno le Olimpiadi di Tokyo, ma noi già pensiamo a Parigi 2024 e i giovani ciclisti di domani si formano in competizioni importanti come il Giro d’Italia giovani. I frutti si sono visti nel 2019 con i successi nelle competizioni U23 di Samuele Battistella ai Campionati del mondo, di Alberto Dainese agli Europei e con il secondo posto di Giovanni Aleotti al Tour de l’Avenir”, ha detto Cassani.

Il Commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani

Moser, Battaglin, Baronchelli, Simoni e Pantani sono solo alcuni dei campioni lanciati negli anni dal Giro d’Italia giovani, che nelle ultime tre edizioni ha visto trionfare i russi Pavel Sivakov e Alexander Vlasov e il colombiano Camilo Andreas Ardila, tutti già professionisti.

La bici per raccontare e promuovere il territorio

Il ciclismo è anche un’opportunità per raccontare un territorio. Di questo messaggio la regione Marche ha fatto il suo ‘Credo’: “Abbiamo deciso di investire in maniera importante nell’immagine della nostra regione e abbiamo deciso di farlo attraverso la bicicletta – ha detto Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche -. Abbiamo scelto il ciclista Vincenzo Nibali come promoter dei nostri spot. Durante il Festival di Sanremo, milioni di italiani hanno visto che la nostra regione è visitabile con la bicicletta. Continuiamo col Giro d’Italia giovani e la maglia rosa dedicata a Raffaello, perché i risultati ci danno ragione in termini di turismo. Le Marche, da San Benedetto del Tronto a Pesaro, sono fatte di tante città e realtà diverse – ha concluso il presidente – una cosa però le unisce: l’amore per la bicicletta”.

La Corsa è in effetti un potente vettore di promozione per i territori coinvolti: una carovana di 550 persone, 20 villaggi sponsor allestiti nelle città di arrivo e di partenza di tappa con le immagini della corsa gestite dalla Rai e trasmesse in 19 paesi.

La promessa di De Crescentini

“É vero, il logo delle celebrazioni raffaellesche è un po’ piccolo – ha ammesso l’assessore comunale allo sport, Marianna Vetri – lo ingrandiremo. Ma ci tengo a sottolineare che si trova su zone ‘tattiche’, sempre inquadrate, sulle spalle e sul petto dei corridori. Che questa maglia sia per noi vincente e che porti ai giovani che la indosseranno tanta fortuna nel segno di Raffaello”.

Il simbolo delle celebrazioni raffaellesche è visibile anche sul retro della maglia

“Io non sono un ciclista, lo si vede dalla stazza – ha detto scherzando Andrea De Crescentini, assessore comunale al Turismo -. Ma sono nato in Veneto e ricordo che mio padre, quando ero piccolo, mi portava sempre a Bassano a vedere il Giro. Il ciclismo fermava il paese. Oggi, come allora, la bici trasmette valori sociali e sportivi importanti. Da quando ho preso il mio incarico qui, ho sempre cercato di far uscire Urbino dalle sue mura e in questa direzione va la scelta di candidarci come città di partenza del Giro d’Italia Giovani 2020″.

L’assessore al Turismo Andrea De Crescentini

Se il Giro U23 partirà da Urbino, il merito riconosciuto da tutti gli intervenuti è anche dell’ex consigliere comunale Gianfranco Fedrigucci, promotore in prima linea dell’iniziativa da lungo tempo: “Mi ha mosso l’amore per questo sport. Il cicloturismo, inoltre, ha avuto un aumento del 40% degli utenti negli ultimi anni in Italia e può essere un volano economico importante per il nostro territorio. Alla base, però, resta il messaggio di salute e benessere che sta dietro al ciclismo. Siamo riusciti a coinvolgere anche il sindaco Gambini che ha fatto 60 chilometri con la bici elettrica sulle nostre strade”. L’assessore De Crescentini, infine, promette una sorpresa per il prologo del 3 giugno, una pedalata di tutti i consiglieri e gli assessori assieme al commissario tecnico Cassani che tranquillizza i presenti:”Se proprio non ve la sentite di fare le salite, faremo la discesa da Urbino fino a Pesaro”.

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