Coronavirus, nelle Marche chiuse scuole e università. Stop a eventi fino al 4 marzo. Gambini: “Andava fatto prima”

Il presidente delle Marche Luca Ceriscioli
di FRANCESCO COFANO

URBINO, 25 FEB. – L’ordinanza per l’emergenza Coronavirus, alla fine, è arrivata. Questa volta c’è la firma del presidente delle Marche Luca Ceriscioli. Dalla mezzanotte del 26 febbraio, quindi da stanotte, le scuole di ogni ordine e grado e le università resteranno chiuse e ogni manifestazione pubblica verrà sospesa, così come gli spettacoli. L’ordinanza sarà in vigore fino a mercoledì prossimo, 4 marzo.

Tra gli altri provvedimenti contenuti nell’ordinanza anche la sospensione “di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale sia estero”; la sospensione “dell’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e delle biblioteche. Che, per Urbino, significa in particolare che la Galleria nazionale delle Marche e la Casa di Raffaello saranno chiuse ai visitatori per una settimana. Stop anche ai concorsi pubblici, tranne quelli per “le professioni sanitarie per le quali dovranno essere garantite le opportune misure igieniche”.

Disposta anche “la disinfestazione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aerea e via acquea”.

“Eravamo convinti che fosse giusto emanare l’ordinanza quando i contagiati più vicini erano a Piacenza, a maggior ragione oggi che è stato annunciato il contagio di un uomo di Cattolica. La priorità è limitare i flussi delle persone e i momenti di promiscuità. Con grande spirito di correttezza istituzionale io ho risposto alla telefonata di Giuseppe Conte, abbiamo concesso 24 ore ma poi ci siamo resi conto che la cosa migliore era firmare l’ordinanza per dare sicurezza: i marchigiani devono sapere che perdere una settimana non comporterà problemi. Tutti i tamponi analizzati continuano a essere negativi ma ogni giorno continuiamo il monitoraggio”, ha detto il presidente dopo la firma del provvedimento.

Contrariamente a quanto si pensava questa mattina, non è stata applicata una modulazione provinciale. L’ordinanza si applica allo stesso modo in tutti i comuni della Regione. Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini ieri pomeriggio aveva annunciato la chiusura di tutte le scuole, dagli asili nido alle scuole superiori e oggi ha commentato così al Ducato la decisione: “I rischi che abbiamo corso ieri e oggi potevano benissimo essere evitati. Io sono stato l’unico sindaco delle Marche ad aver preso la decisione in anticipo ma sia lunedì che martedì sono circolate in città centinaia di studenti di tutta Italia che frequentano l’università e turisti in visita a Palazzo Ducale. Tutte queste persone potrebbero aver trasmesso il virus”.

“Già domenica sera io e Stocchi eravamo d’accordo sulla necessità di chiusura di scuole e università – prosegue il primo cittadino – ma lui non aveva il potere di prendere questa decisione. Ora dobbiamo pensare alla prevenzione, ma ritengo che non sia questo il modo giusto di governare”.

Gambini ha infine espresso soddisfazione per la decisione del presidente di Casa Raffaello, Luigi Bravi, di chiudere al pubblico già da oggi. A questo punto da mezzanotte i battenti saranno serrati anche a Palazzo Ducale.

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