Coronavirus: librerie Coop aderisce a “Libri da asporto”, da Pesaro consegne a domicilio in tutta la regione

URBINO, 31 MAR. –  Librerie Coop dà il via oggi alle consegne a domicilio di libri, con spedizione gratuita, in collaborazione con il progetto ‘Libri da asporto‘. L’iniziativa nasce per aiutare le librerie chiuse dal 12 marzo scorso a causa dell’emergenza Coronavirus, e offrire possibilità di lettura durante il lockdown.

Il progetto, sostenuto da Nw, un gruppo di editori che ha deciso di supportare l’attività delle librerie indipendenti pagando il costo di consegna, coinvolge 16 città e prevede la spedizione di libri in tutta Italia. Nelle Marche il punto di riferimento è la libreria Coop di Pesaro che si occupa della distribuzione nella regione.

I clienti possono ordinare sul sito di librerie Coop o mandando una mail, specifica Librerie Coop in un comunicato: si possono scegliere i volumi dal catalogo degli editori che aderiscono a “Libri da asporto” ma anche dal catalogo presente nelle librerie.coop. Si può pagare con bonifico o con il bonus docenti e 18app. La consegna avviene in pochi giorni attraverso corrieri nazionali autorizzati al trasporto con le modalità stabilite dai decreti del Governo.

“Siamo felici di potere riavviare in questo modo l’attività delle nostre librerie e restare vicini alla comunità dei lettori – spiega la presidente di librerie.coop, Nicoletta Bencivenni – vogliamo offrire a tutti la possibilità di sfogliare e leggere un nuovo libro, di acquistare i volumi necessari agli insegnanti e agli studenti e anche di fare arrivare un regalo ai nostri cari, pur restando a casa”

L’iniziativa fa parte della campagna #iorestoacasaeleggo lanciata da una serie di librerie indipendenti che vuole restare vicina alla comunità dei lettori anche da lontano. Il manifesto di “Libri da asporto”si rifà alle parole del poeta Roberto Roversi: “Là dove entra un libro, o si ascolta una voce, esce rapido un cattivo pensiero. E la nebbia della noia è soffocata o spazzata via dal vento di una buona sorpresa; e i luoghi sembrano popolarsi di gente amica. Nessuno è mai solo con un libro in mano”.

(16.30)

(l.g.)

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