L’invito ad iscriversi al biodistretto è partito solo ieri e ci sono già state 700 preadesioni, “ma alcune di queste erano cooperative già esistenti, quindi le aziende effettive sono di più”, dice al Ducato il vicepresidente della Regione Marche, con delega all’Agricoltura Mirco Carloni. Il piano per la realizzazione del biodistretto – spiega – punta, “a differenza di quanto faceva la scorsa Amministrazione, su un distretto regionale e non locale, con l’obiettivo di convertire almeno il 51% del territorio regionale a colture biologiche”.
Carloni si aspetta che il numero delle aziende aderenti salga a 2000 entro fine maggio: “Questo biodistretto sarà un patto tra gli agricoltori, con l’obiettivo di fare diventare le Marche il biglietto da visita italiano per Expo Dubai 2021”.
emm/gp