A Urbino Miccia Gump: l’uomo che percorre l’Italia di corsa da Predoi a Capo Passero

URBINO, 6 LUG- Il suo obiettivo è il Guinness dei Primati: mai nessuno ha attraversato di corsa la penisola dal suo punto più a nord a quello più a sud. Per farlo, Michele Gramigni, alias Miccia Gump, 30 anni originario di Barberino del Mugello, ha deciso di passare per Urbino. É partito da Predoi, provincia di Bolzano, il 21 giugno e progetta di arrivare al Cristo Redentore di Portopalo di Capo Passero, Siracusa, l’11 agosto: 52 giorni e 1.700 chilometri per il record. Un’impresa sostenuta da alcuni sponsor del Mugello.

La prima parte del soprannome di Michele, “miccia”, vuole esorcizzare un evento drammatico della sua vita. Il 22 agosto 2009 in un incidente domestico, quasi la metà del suo corpo prende fuoco. Tre anni dopo in quello stesso giorno rimane vittima di un incidente d’auto per cui deve abbandonare il motocross, la sua passione. “Sono stato due mesi in coma: i medici mi hanno vietato anche lo sci e altri sport a me cari”, dice al Ducato mentre fa stretching su Via Raffaello.

“Dopo l’incidente avevo messo su un po’ di peso, sicché ho iniziato a correre, tanto e molto lontano da casa. Da allora gli amici mi chiamano Gump, come Forrest”. Ecco spiegata anche la seconda parte del nome: un omaggio al personaggio di Winston Groom che valse il Premio Oscar a Tom Hanks nella sua trasposizione cinematografica.

Nella giornata di ieri, Miccia Gump ha percorso 36 chilometri, una tappa particolarmente faticosa, così quando è arrivato al suo B&B di Via Raffaello era tanto stanco quanto affamato. Il proprietario, Michele Bernardini, lo ha sentito oggi all’ora di pranzo: era già a Cagli, altri 36 chilometri.

“Per portare a termine questa sfida bisogna mantenere un certo ritmo, anche alimentare. Colazione abbondante, frutta quattro volte al giorno, pranzo con fino a due etti di pasta condita con olio e formaggio e cena con carne e verdure per rinforzare i muscoli”. Ieri sera, ha cenato alla Trattoria del Leone e Mauro Lucarini, il titolare, svela al Ducato uno strappo alla regola, forse a riprova della particolare fatica di ieri: “Oltre a carne e verdure gli abbiamo fatto fatto assaggiare un po’ di casciotta di Urbino, poi ha preso anche una panna cotta”.

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Enrico Mascilli Migliorini
Irpino innamorato del mare parlo solo e volentieri di musica. Nasco nel 1994 e mi laureo in Storia con una tesi sulla censura e il primo catalogo dei libri proibiti nella triennale a Firenze. Nella tesi di laurea magistrale a Bologna studio il popolo rom, detto zingaro, diventato parte integrante della mia vita soprattutto grazie al progetto CNR-UE Municipality 4 Roma.

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