Canavaccio, presentati progetti per l’antica strada romana e la Torre Brombolona

La Torre Brombolona di Canavaccio - Foto Prolocopesarourbino.it
di BEATRICE GRECO

URBINO – La comunità di Canavaccio vuole ritrovare nel passato il modo per valorizzare il futuro, insieme con il proprio patrimonio cultural, a cominciare dalla strada romana che unisce la chiesa di Santo Stefano di Gaifa e Urbino e dalla Torre Brombolona. All’incontro pubblico tenutosi alla Pieve di Santo Stefano, tutte le panche della chiesa erano piene e molte persone sono rimaste sedute all’esterno, a seguire la manifestazione da un maxi schermo. Grandissima la partecipazione e, tra il pubblico, anche il vice sindaco di Urbino, Massimo Guidi, il presidente della provincia di Pesaro Urbino, Giuseppe Paolini e il consigliere regionale Giacomo Rossi. Di fronte a loro e a cittadini di tutte le età, il Circolo culturale Pieve di Gaifa ha presentato la proposta sottoposta al Fondo Ambiente Italiano per il recupero dell’antica strada romana e il desiderio per il restauro della torre.

Sulla prima panca a sinistra, il vice sindaco Massimo Guidi. A destra, il presidente della provincia di Pesaro Urbino Giuseppe Paolini

Ad aprire l’evento un video sulla storia di Canavaccio: foto in bianco e nero di ragazze in abiti anni ’20 in riva al fiume, la corsa dei “biroccini” e le immagini di un paese che si trasforma nel tempo. “Un modo per ripercorrere il passato pensando al futuro” ha spiegato Giuliana Carletti, membro del Circolo culturale Pieve di Gaifa che ha organizzato l’evento. “Dobbiamo rifarci al nostro passato per riportarlo in auge e espandere il nostro presente” ha detto Barbara Ricci, membro del circolo, a conclusione del video. La piccola frazione di Urbino, che nel 2020 ha conquistato il terzo posto nella classifica regionale del Fai I luoghi del cuore, vuole tornare a “essere comunità forte, unica e cosciente, basata sui valori che ci hanno tramandato i nostri nonni” ha aggiunto Ricci.

Ragazze in riva al fiume, anni ’20. Immagini dell’incontro tenuto dal Circolo culturale Pieve di Gaifa

“L’affluenza è stata molto più ampia di quella prevista – ha detto Carletti – . Sono molto contenta di questo, perché ciò di cui parliamo non è d’interesse solo per il nostro paese ma per tutta la vallata. Il percorso che abbiamo proposto al Fai è un progetto per la comunità: la sua realizzazione potrebbe avere un ritorno economico, turistico e culturale per tutti. Speriamo che il Fai accetti la nostra proposta”.

La speranza che questi progetti vadano avanti è concreta, secondo il consigliere regionale Rossi. “Il progetto è molto importante – ha detto quest’ultimo al Ducato -. Sarà compito della Regione, secondo le possibilità e gli stimoli delle istituzioni locali, sostenere questo progetto. Per quanto riguarda la Torre Brombolona, dovrà esserci un dialogo con il comune di Urbino, perché la proprietà è comunale. Ma da parte nostra c’è la completa disponibilità. Se il comune intende puntarci, insieme alla provincia, si può iniziare a fare una valutazione per un restauro conservativo da finanziare con risorse proprie o fondi europei”. Il messaggio di supporto del consigliere va anche in favore del Circolo culturale Pieve di Gaifa: “È uno strumento di socialità importantissimo che organizza iniziative molto serie di approfondimento storico e culturale. È una realtà da sostenere”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi