Iniziative del Comune contro il vandalismo in centro a Urbino. “Bellezza da preservare”

Massimo Guidi e Simone Pineschi
DI EMILIA LEBAN

URBINO – Il Comune di Urbino ha presentato una serie di iniziative messe in pratica per contenere gli atti vandalici e gli imbrattamenti nel centro storico, puntando sulla sensibilizzazione dei più giovani. “Vogliamo che sia rispettata la bellezza di Urbino”, è cominciata così la conferenza stampa in municipio, con le parole del vicesindaco della città Massimo Guidi. “Rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata molto. Ora dobbiamo continuare in questa direzione”.

“In un centro storico patrimonio dell’umanità come quello di Urbino è importante sensibilizzare gli abitanti, e anche chi è di passaggio come turisti e studenti, alla cura e alla conservazione del luogo”, ha detto Guidi. Per questo il Comune ha creato dei corsi di formazione al decoro e alla bellezza dei beni pubblici destinati a tutti, soprattutto agli studenti. “Abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole superiori in occasione del ventennale di Urbino patrimonio dell’Unesco”, ha aggiunto il vicesindaco.

Le iniziative di sensibilizzazione

Il liceo artistico Scuola del Libro ha lavorato alla presentazione di disegni e progetti grafici. Poi ci sono i bambini della scuola elementare Pascoli, che hanno adottato gli alberi della città, con la promessa di proteggerli e prendersene cura. E per chi, come gli studenti dell’Isia, vuole trasformare in arte i muri di cemento, il Comune ha individuato luoghi appositi, fuori dal centro storico, dove poter lavorare ai murales.

“Deturpare la città non è uno scherzo”

Dall’altro lato, come deterrente, è stato rafforzato il sistema di videosorveglianza cittadino. “Bisogna saper distinguere tra arte e imbrattamento – ha detto Simone Pineschi, dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Urbino – anche perché le conseguenze per i responsabili possono essere molto pesanti: una denuncia può penalizzare il futuro lavorativo di una persona. Poi ci sono i risarcimenti e, nei casi più estremi, l’affidamento dei minori”.

“Qualche anno fa una persona ha dovuto pagare una multa di diverse migliaia di euro per imbrattamento – ha aggiunto Guidi – Non è uno scherzo”.

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