Diario dall’Ucraina, 4 aprile: Iryna e Tanya “Finita la guerra cammineremo insieme per le strade di Kiev”

A sinistra la giornalista ucraina Iryna Guley, a destra la sua amica e collega Tanya Alferova
di IRYNA GULEY
testo raccolto da Alice Tombesi e Sara Spimpolo

URBINO – Iryna e Tanya, amiche e colleghe – entrambe lavorano per il canale televisivo ucraino 1+1 – che nella distanza creata dalla guerra sognano di quando si incontreranno di nuovo a Kiev, camminando insieme per la strada e indossando la ‘maglia della vittoria’. In una videochiamata al Ducato, la giornalista ucraina Iryna Guley racconta la vita di un Paese in guerra insieme alla sua amica Tanya Alferova, anche lei nell’ovest dell’Ucraina.

Tanya: Mi trovo anche io nell’Ovest dell’Ucraina insieme a Viktor, in una città nella regione di Khmelnytskyi.  Viviamo insieme alla nonna di mio marito. Lavoro ancora con il canale televisivo 1+1. Tutto quello che faccio è lavorare e aiutare i parenti che ci stanno ospitando. Ho comprato due magliette, una per Iryna, dove c’è scritto ‘Super potere? Essere ucraini’; le indosseremo nel giorno della vittoria sulla Russia camminando per Kiev, la nostra città stupenda. Qui dove ci troviamo noi la situazione è abbastanza tranquilla, ma ogni tanto, una volta al giorno, sentiamo la sirena. Vicino alla nostra città qualche giorno fa c’è stata un’esplosione, in un deposito a 30 chilometri. Ma sento che qui stiamo bene. Ogni giorno parlo con Iryna e ci chiediamo quando tutto questo finirà. Non lo so, non so dire quando tutto questo finirà. Ho paura per la mia famiglia che vive a Kiev, mia madre mio padre e mia nonna. Ci vedremo presto, io e Iryna. Stiamo programmando il nostro incontro ogni giorno. 

Iryna: Io non ho paura. Temo per la mia famiglia che si trova in un villaggio vicino a Odessa e non vuole spostarsi da lì. Mi sento con Tanya ogni giorno e parliamo di quello che sta succedendo, ad esempio della scoperta dei cadaveri a Bucha. Ci chiedevamo chi è questa gente che può compiere certe cose. È molto difficile mettersi nei loro panni, capire perché stanno facendo questo agli ucraini. Oggi la procuratrice Iryna Venidiktova ha detto che hanno trovato fosse nelle città intorno a Kiev: non solo a Bucha e Irpyn ma anche a Gostomyn. Poi c’è una città ancora peggiore per le vittime, che si chiama Borodyanka. Non ne hanno ancora parlato. E’ una tragedia più grande di quella di Bucha. C’è una cosa che mi è successa un po’ di tempo fa: stavo provando a comprare un appartamento e le agenzie mi proponevano di comprarlo a Irpyn perché costa di meno rispetto a Kiev. Se oggi l’avessi comprat,o sarei lì ma sarei rimasta fino alla fine. È molto difficile realizzare quello che ci sta accadendo. Sembra un’altra realtà

Tanya: A scuola vedevamo film sulla Seconda Guerra Mondiale. E ora la stiamo vivendo nel nostro Paese. 

Iryna: Potremmo venire via anche adesso, ma dobbiamo lavorare e poi voglio tornare a Kiev. Penso che anche a Tanya manchi molto. 

INTERVISTA A TANYA E VIKTOR – IL VIAGGIO DA KIEV ALL’OVEST DELL’UCRAINA 

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