Festa degli Aquiloni 2022, la Piantata vola. I vincitori e le foto della giornata

Contrada Piantata, vincitrice del Trofeo 'Città di Urbino' 2022 - Foto: Tiziano Mancini
di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI

URBINO  – I ‘verde-viola’ della Contrada Piantata si aggiudicano la 67sima edizione della Festa dell’Aquilone manifestazione in cui le Contrade di Urbino si sfidano in una gara di estetica e tecnica sul campo delle Cesane. Un’edizione particolarmente sentita anche perché è la prima, dopo 66 anni, in cui manca Sirto Sorini, storica guida della contrada ‘bianco-nera’ di San Polo, morto nel 2021.

“Dopo la versione ridotta del 2021 e quella annullata del 2020 causa Covid, siamo felici di aver potuto ridare a Urbino una festa allegra e partecipata”, commenta al Ducato Giulia Volponi, presidente di Urbino Servizi, l’ente che ha organizzato la festa sotto incarico del Comune. “Esistono altre manifestazioni storiche in Italia – continua Volponi – ma la Festa dell’Aquilone a Urbino ha la particolarità di essere vissuta soprattutto dai più giovani, anche bambini, che costruiscono gli aquiloni e partecipano attivamente alla festa”. E infatti spesso sono i bambini a salire sul palco allestito davanti all’entrata del Teatro Sanzio, mentre le contrade cenano sulle lunghe tavolate allestite su tutto corso Garibaldi.

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Ecco i vincitori delle categorie:

Trofeo Città di Urbino: Prima classificata Piantata, Seconda Mazzaferro, Terza Lavagine

Aquilone di bellezza tridimensionale: Mazzaferro
Aquilone artistico piano: Duomo
Aquilone tecnico: Monte
Aquilone più grande: Piansevero
Aquilone più piccolo: San Polo

GARE INDIVIDUALI

Trofeo miglior aquilonista dell’anno: Mauro Patarchi, San Polo
Trofeo Miss Cometa: Francesca, Hong Kong
Trofeo giovane aquilonista dell’anno: Federico Amadori, Mazzaferro
Trofeo ‘Giovanni Pascoli’ giovane aquilonista: Leonardo, Valbona

Aquilone d’Oro: Hong Kong

About the Author

Enrico Mascilli Migliorini
Irpino innamorato del mare parlo solo e volentieri di musica. Nasco nel 1994 e mi laureo in Storia con una tesi sulla censura e il primo catalogo dei libri proibiti nella triennale a Firenze. Nella tesi di laurea magistrale a Bologna studio il popolo rom, detto zingaro, diventato parte integrante della mia vita soprattutto grazie al progetto CNR-UE Municipality 4 Roma.

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