FgCult, Ricerca su giovani e lettura. Il libro resiste ma online c’è tanto altro. E ci si affida ai booktoker

Giovani studenti con Rosella Postorino al Festival del giornalismo culturale
di Maria Concetta Valente

URBINO – I ragazzi non leggono meno degli adulti, lo fanno in modo diverso e su device differenti, affidandosi sempre più ai BookToker. Lo ha dimostrato la ricerca diretta da Lella Mazzoli, direttrice dell’Istituto di Formazione al Giornalismo di Urbino, che verrà presentata domenica 8 ottobre alle 11.00 presso la Sala del Trono di Palazzo Ducale.

Il panel dal titolo “Una ricerca sulla lettura. Come, quando e dove legge la Generazione Z” durante la terza giornata del Festival del Giornalismo culturale a Urbino da giovedì 5 a domenica 8 ottobre, giunto alla sua undicesima edizione.

Se solo il 49% del campione analizzato da Ipsos (2000 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni) ha dichiarato di leggere libri, la percentuale sale al 70% quando la lettura diventa tema di live sui social tra consigli e discussioni. Testi di canzoni, racconti brevi e notizie non sono solamente libri. Anzi.

Con l’avvento delle nuove tecnologie infatti, sono aumentate sempre più le occasioni e i formati non tradizionali. Insomma, per la generazione che nasce con il digitale la lettura è qualcosa di molto ampio a livello di contenuti, tipologia di narrazione e supporti utilizzati. Indagarne i comportamenti risulta essere fondamentale per il mondo dell’editoria.

“È un lavoro necessario per capire quale futuro avremo. L’attività del leggere è infatti quanto di più significativo per lo sviluppo di un Paese, di una nazione, delle generazioni prossime. Questo per me, per noi che abbiamo condotto questa ricerca è il futuro”. Lella Mazzoli

BookToker: i social come driver di lettura

Tra i fenomeni ritenuti più interessanti dai ricercatori c’è quello dei BookToker, gli influencer di libri. Il fatto che il 70% del campione analizzato dichiari di seguirli e di partecipare attivamente alle discussioni, dimostra che i social rappresentano un’opportunità per scoprire nuovi titoli e autori stimolando così l’interesse per la lettura.

È chiaro che i ragazzi dicono: “I BookToker leggono molto e quindi sono in grado di darci consigli”. Cosa vuol dire questa affermazione? Che i genitori e gli insegnanti non leggono molto? Ecco, io vorrei consegnare queste riflessioni alle agenzie di formazione e socializzazione. Pensateci.

Vive e predomina il formato cartaceo

Anticipa la direttrice: “La ricerca mette bene in chiaro che la tradizione, quella legata alla carta, è ancora viva anche per i ragazzi. Il libro cartaceo è ancora il formato preferito dall’84% dei lettori under 20, il 27% sceglie l’eBook, mentre il 21% l’audiolibro”.

Si legge per imparare cose nuove e soprattutto romanzi

Il 62% dei lettori under 20 legge romanzi, soprattutto quelli che trattano tematiche legate ai giovani e sentimentali, che sentono più affini e vicine a loro.

I ragazzi dicono che la lettura è l’attività che svolgono per imparare cose nuove, passare il tempo quando sono da soli e per rilassarsi, ma anche perché suscita emozioni e sentimenti.

Il Futuro del leggere, il libro a cura di Cappello

Questi e tantissimi altri dati e spunti di riflessione nella ricerca pubblicata nel volume Il futuro del leggere. Giovani e lettura, una storia contemporanea a cura di Angelo Piero Cappello.In copertina un’immagine del maestro Emilio Isgrò sulla cancel culture, tema che secondo la direttrice Mazzoli si lega molto al lavoro di ricerca in quanto “sottolinea l’importanza che nascondere significa evidenziare la rilevanza e il ruolo della cultura che non può esistere senza la lettura”.

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