Urbino, rischio siccità, Gambini: “L’acqua per ora non manca”. Preoccupano le scarse piogge

di CRISTINA R. CIRRI e RAFFAELE DI GAETANI

URBINO – Le giornata di pioggia a Urbino sono state 4 a gennaio e 6 a febbraio. La neve invece non è ancora scesa. Anche se le precipitazioni sono state poche da inizio anno per il momento non c’è nessun allarme siccità. “Le sorgenti hanno diminuito la loro portata ma l’acqua non manca per ora” dice il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Della stessa idea è il direttore dell’Assemblea di Ambito territoriale ottimale n. 1 Marche Nord Pesaro e Urbino Michele Ranocchi : La situazione attuale non è preoccupante ad eccezione dell’andamento delle precipitazioni”.

Le loro dichiarazioni sono in linea con il contenuto del documento sullo “Stato della risorsa idrica e della severità idrica” della Regione Marche pubblicato a fine gennaio in cui l’indice di severità idrica era stato definito “basso” nella Provincia di Pesaro e Urbino. Questo significa che non ci sono rischi attualmente, ma che si andrà incontro ad un periodo, in questo caso l’estate, in cui l’assenza di precipitazione e temperature eccedenti i valori ordinari potrebbero mettere di nuovo in difficoltà il territorio.

Acqua garantita per case e imprese

Sentito dal Ducato il presidente Ranocchi parla delle eventuali contromisure che dovranno essere utilizzate in caso di siccità: “Nel momento in cui si presenterà una situazione critica, adotteremo le normali procedure per fronteggiarla, quindi cercheremo di non farci trovare impreparati”.

Sui rischi che corre la città di Urbino, per fronteggiare eventuali carenze di acqua, Ranocchi dice: “Quando ci sono carenze al Nerone abbiamo la possibilità di aggiungere acqua dal fiume. In quel caso dobbiamo attivare un potabilizzatore che durante l’anno è fermo perché se l’acqua che arriva non è buona, prima di immetterla nella rete di distribuzione è necessario usare un processo di raffinamento”. Per l’Aato n.1 Marche Nord l’obiettivo è quello di “garantire l’approvvigionamento a casa e strutture artigianali e industriali”.

Il progetto di una nuova diga

Anche il sindaco Gambini conferma la stabilità della situazione idrica e parla al Ducato del progetto di Aato e Marche Multiservizi della costruzione di una nuova diga per tutta la provincia. Sul tema Ranocchi ha spiegato al Ducato: “La proposta di un invaso era stata esaminata un paio di anni fa di 15 milioni di metri cubi. Sono state valutate diverse ipotesi ma poi l’assemblea dei sindaci non ha proseguito su questa proposta”.

L’ipotesi di una nuova diga è stata inserita nello studio delle università di Urbino, Bologna e Ancona presentato a gennaio 2024: una serie di proposte in risposta alla siccità e ai cambiamenti climatici nella provincia di Pesaro e Urbino.

Le decisione sulla costruzione di una diga spetterebbe all’assemblea dei sindaci. E solo a quel punto verrebbe fatto uno studio sulla zona più idonea. “Allo stato attuale non c’è nessuna zona individuata. Si sta prendendo in considerazione l’ipotesi, come lo si sta facendo in tutta Italia. È un’idea percorribile per trattenere l’acqua che piove in maniera sempre più concentrata. Le bombe d’acqua stanno diventando la consuetudine. E per evitare che questi quantitativi facciano danni e finiscano al mare, l’ipotesi di un invaso è un presidio per la sicurezza del territorio. Piuttosto che avere ondate di piena distruttive un invaso può creare maggiore sicurezza” conclude Ranocchi.

Le precipitazioni negli ultimi 23 anni

Il grafico mostra la tendenza delle piogge negli ultimi 23 anni secondo le statistiche dell’Osservatorio Serpieri di Urbino. I millimetri di pioggia caduta sono in media circa 910. Il dato allarmante è che Urbino si trova sotto questa cifra dal 2019. Nel 2023, dopo la crisi idrica dell’anno precedente, la pioggia è tornato ad aumentare ma quest’anno, confrontando i dati di gennaio e febbraio 2023 e 2024, i valori sono di nuovo scesi.

Lo scorso anno a gennaio i giorni di pioggia erano stati 12 con un totale di di 179,2 millimetri caduti in 115 ore. Mentre nel gennaio 2024 le precipitazioni sono state meno di un terzo: 52,1 millimetri in 63 ore divise in quattro giorni. Questi dati preoccupano considerando che sono inferiori anche rispetto a gennaio 2022, l’anno della grande crisi idrica estiva, quando i giorni di pioggia erano stati solo quattro ma con 66,1 millimetri. Stesso discorso vale per il mese di febbraio. Nel 2023 i giorni di pioggia erano stati 5 con un totale di 75,3 millimetri di pioggia caduti in 61 ore. Quest’anno le precipitazioni sono state ancora più basse con 22,7 millimetri in 39 ore divise in sei giorni.

Il grafico mostra il numero dei giorni piovosi ogni anno e i millimetri di pioggia. L’anno in cui è caduta meno acqua è stato il 2003 con 555,4 millimetri complessivi mentre l’anno con più piogge è stato il 2010 con 1240 millimetri.

A Urbino ci sono sempre meno precipitazioni. Nell’ultimo quadriennio il numero di giorni piovosi per anno è oscillato tra 85 e 72 e nello stesso periodo ad esser diminuita è stata anche la quantità di pioggia scesa. Il problema è che in alcuni casi questa si concentra in determinati periodi. Ad esempio a Urbino a luglio 2022 c’erano stati solo 7,4 millimetri di pioggia, mentre ad agosto e settembre 103,9 millimetri e 132,8 millimetri. Ed è proprio in quest’ultimo che ci fu l’alluvione che colpì la vicina Cantiano e poi Senigallia. I morti furono 13.

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