Raffaello, capolavori in mostra a Urbino: 30 riproduzioni per celebrare il Divin pittore

La Madonna della seggiola e la Madonna d'Alba di Raffaello
di CRISTINA R. CIRRI

URBINO – Il Collegio Raffaello si riempie di capolavori, sono le riproduzioni di 30 opere di Raffaello Sanzio, riunite nella mostra “Raphael Urbinas”, per celebrare il genio nella sua città natale. Ci sono La Fornarina, La Madonna della seggiola, Il Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, Madonna d’Alba, ma presto potrebbero trovare posto anche La scuola di Atene, per esempio. L’obiettivo dichiarato del sindaco, Maurizio Gambini, è quello di portare in città le riproduzioni di tutte le opere di Raffaello.

Riproduzione de “La Madonna della seggiola” di Raffaello

Intervenuto alla conferenza stampa per la presentazione della mostra, Gambini si dice molto soddisfatto dell’evento nato dalla collaborazione tra il Legato Albani e l’amministrazione comunale: “Questa mostra avrà un alto valore didattico perché i cittadini di Urbino, ma anche le numerose scolaresche che annualmente visitano la nostra città, avranno l’opportunità di conoscere tutte le opere realizzate da questo grande pittore. Il nostro obiettivo è infatti quello di portarle tutte in quella che è stata la sua città natale”. Conclude il sindaco.

Anche il presidente del Legato Albani Nicola Rossi si dice contento: “Tutti sappiamo chi è Raffaello ma non conosciamo tutte le sue opere. Il Legato Albani ha deciso di porre rimedio a questa cosa e far in modo che un’artista così importante non abbia più segreti”.

La dottoressa Alice Lombardelli, il sindaco Maurizio Gambini e il presidente del Legato Albani Nicola Rossi

Le immagini, che riproducono fedelmente le pennellate dell’artista nei minimi dettagli, sono state realizzate dalla società Haltadefinizione di Modena. L’allestimento è stato curato dalla dottoressa Alice Lombatelli: “La mostra ospiterà 30 riproduzioni in 2D con una percezione di tridimensionalità che farà sembrare originali le opere”. Nonostante la storia lo facesse solo di nascita, Raffaello si firmava come urbinate e questo aspetto, secondo Lombatelli, deve emergere: “Di Raffaello conosciamo i suoi tre periodi più importanti: perugino, fiorentino e romano però sappiamo che nel suo cuore Urbino c’è sempre stata. Con questa mostra abbiamo voluto mettere in luce il rapporto con la città natale che emerge in ogni sua opera”. Inoltre ha concluso il suo intervento spiegando come le tre sale che ospiteranno le esposizioni saranno prive di tende alle finestre. Il motivo? Provare a creare un colpo d’occhio che crei una continuità tra l’opera e il paesaggio urbinate fuori dalla finestra tanto caro a Raffaello.

La data di inaugurazione sarà il 28 marzo nel palazzo del Collegio Raffaello perché giorno di nascita dell’artista. L’evento vuole essere un omaggio che la città di Urbino fa al Divin Pittore. Per tutto il mese di aprile la mostra sarà visibile gratuitamente, poi verrà applicato un biglietto d’ingresso ma non per i residenti di Urbino.

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