Davide Di Gregorio a Sanremo. Il maestro urbinate dirige Emma Marrone : “Emozione immensa”

Davide Di Gregorio è il secondo da sinistra. Credit: Savino Marè
di FILIPPO CAMPO ANTICO e FEDERICO SOZIO

URBINO – Ieri sera è stata la realizzazione di un sogno per il direttore d’orchestra urbinate Davide Di Gregorio: ha diretto l’orchestra del Festival della canzone italiana durante l’esibizione di Emma Marrone. Nonostante la sua lunga esperienza, l’Ariston rimane un’emozione unica. Con la sua maestria ha accompagnato la voce di Marrone che ha cantato il nuovo singolo “Stupida allegria”.

Di Gregorio è nato a Urbino nel 1968. Ha studiato al conservatorio Rossini di Pesaro, dove si è diplomato in flauto e percussioni nel 1990. Nella sua carriera si è specializzato nella composizione di basi musicale per i film. Vanta collaborazioni in programmi televisivi della Rai e di Mediaset, come arrangiatore, musicista e direttore d’orchestra. Collabora con artisti come Andrea Bocelli, Jovanotti, Zucchero, Paolo Conte e Fiordaliso.

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Quale emozione calcare un palco come quello dell’Ariston?

Sono già stato all’Ariston nel 2005 con Antonella Ruggiero, ma come arrangiatore, quindi ieri sera è stato il mio “battesimo”. È stata un’emozione immensa perché percepisci l’importanza di quel palco, dove ci sono discografici, critici musicali e soprattutto un vasto pubblico, non solo italiano.

Era teso?

Devo essere sincero: ero teso. Solitamente non mi capita, anche nei concerti grossi. In più abbiamo avuto poco tempo per provare. Calcola le persone in gare hanno un mese per provare, mentre noi, come ospiti, abbiamo avuto solo mezz’ora sabato e dieci minuti ieri.

Come è nata la collaborazione con Emma?

Mi è capitato di fare un videoclip per il suo singolo “Trattengo il fiato” nel 2014, in cui dovevo creare un’orchestra d’archi. Era un’orchestra finta, ma io ho scritto lo stesso le parti. Emma ha sentito le nostre prove: le sono arrivate sul telefonino mentre era in camerino. Io non la conoscevo personalmente, ma lei quando le ha sentite è rimasta colpita e mi ha detto che ci sarebbero state ulteriori occasioni per collaborare. Dopo due mesi mi è arrivata una chiamata e Emma mi ha proposto di fare il tour con lei.

Poi la telefonata da Sanremo…

Mi ha telefonato la sua manager e mi ha chiesto se ero disponibile. Io ho fatto un salto dalla sedia perché è il sogno della mia vita.

Come è nata la sua passione per la  musica?

Sono cresciuto in una famiglia di musicisti. Siamo cinque fratelli, di cui uno, Daniele, ne ha fatto un lavoro come me e ha collaborato con grandi nomi del mondo della musica italiana. Avevo anche altri interessi oltre la musica: ho fatto restauro del quadro, mi piacevano le arti marziali e poi mi divertivo molto con gli amici, ma la passione per la musica ha preso il sopravvento. Intorno ai 18 anni studiavo musica oltre otto ore al giorno e i sacrifici che ho fatto in quegli anni si sono rivelati fondamentali per la mia carriera.

Quale è il suo legame con la città di Urbino?

Sono nato nella città ducale e lì ho vissuto fino al 2005. Ai tempi viaggiavo molto e Urbino era la mia base. Dopo un paio di anni a Milano, mi sono trasferito a Pesaro, dove avevo frequentato il Conservatorio. Quando collaboravo con Buona domenica a Roma avevo un solo giorno libero, ma tornavo comunque a Urbino. Sono affezionato a Urbino e lì ho molto amici. Purtroppo nel mio ambito offre molo poco.

Un luogo della città che porta nel cuore?

Sono affezionato alla pineta, dalla quale si vede tutta Urbino. Mi piace anche la fortezza Albornoz e il Pincio, sotto i torricini di palazzo Ducale.

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