Nuove aule e palestre per Scienze motorie, “colonna portante” dell’Uniurb

Conferenza "Scienze Motorie. 20 anni in movimento"
DI EMILIA LEBAN

URBINO – La facoltà di Scienze motorie è il fiore all’occhiello dell’Università di Urbino o, meglio ancora, “la sua colonna portante”, per citare le parole del rettore Giorgio Calcagnini. Una storia di formazione e ricerca che dura da oltre vent’anni, celebrata oggi con una conferenza stampa a palazzo Bonaventura. Occasione in cui è stato annunciato l’inizio dei lavori per ristrutturare le vecchie sedi e per costruirne di nuove.

“Saranno costruite tre nuove aule da 250 posti ciascuna”, ha detto Calcagnini, ma i dettagli sul progetto saranno svelati nelle prossime settimane. Intanto, “tra qualche giorno cominceranno i lavori di ristrutturazione delle vecchie strutture”, ha spiegato Giovanni Piccoli, responsabile della sezione di scienze motorie e della salute. “Siamo allo sprint finale per raggiungere il traguardo. Vogliamo costruire una vera e propria cittadella dello sport, con aule e palestre e campi di gioco”. L’area individuata per lo sviluppo del progetto è quella intorno al Bocciodromo, già utilizzato come palestra. “Manca solo il via burocratico”, ha concluso Piccoli.

“La facoltà di Scienze motorie è un’eccellenza di Urbino, non possiamo permetterci di non avere spazi adeguati”, ha dichiarato il sindaco Maurizio Gambini durante i saluti iniziali. “Oggi questa facoltà ha rilevanza nazionale, ed è un traino per il nostro ateneo”, ha aggiunto Marianna Vetri, assessore al Personale, allo Sport e alle Pari Opportunità”.

“Conoscere il passato per progettare il futuro”

Spazio anche a un “momento nostalgia”. Fotografie in bianco e nero scorrono sullo schermo, fino a quando non si colorarono e lo spettatore capisce di essere arrivato in tempi più recenti. “Conoscere il passato per progettare il futuro”, cominciano così le slide proposte da Marco Rocchi, direttore del dipartimento di scienze biomolecolari. A ripercorrere la storia di Scienze motorie con lui, anche Ario Federici, delegato rettorale allo sport universitario e due ex presidenti della facoltà, Vilberto Stocchi e Giorgio Brandi. Da Istituto superiore di educazione fisica (Isef), presente a Urbino già dal 1967, nel 1998 venne avviata la trasformazione in corso di laurea quadriennale, per poi assumere la classica forma triennale più magistrale nel 2004.

E da allora, la facoltà non ha fatto altro che accumulare successi. A parlare di numeri è l’attuale presidente di scienze motorie, Pietro Sestili: più di mille contributi scientifici pubblicati; innumerevoli partecipazioni a meeting, conferenze e a progetti di ricerca nazionali e internazionali; e oltre 10.000 studenti laureati con un tasso di occupazione dell’83% a tre anni dalla laurea, secondo i dati del 2021 forniti da Almalaurea.

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