Urbino in Acquerello, aperta la mostra dedicata alle opere degli studenti

Moreno, vincitore di questa edizione con la sua opera
DI EMILIA LEBAN

URBINO – L’associazione Urbino in Acquerello ha inaugurato la quarta edizione della Bottega dei giovani illustratori, un concorso diretto agli istituti scolastici per incoraggiare i ragazzi a coltivare l’amore per l’arte. Le opere degli studenti sono esposte al Collegio Raffaello fino al 25 giugno e si possono vedere ogni mattina dalle 11 alle 12 e il pomeriggio dalle 18 alle 19.

I vincitori di questa edizione sono stati Moreno e Donya, due ragazzi della sezione di grafica del liceo Artistico Scuola del Libro di Urbino. La loro opera è un olio su carta diviso in due parti. “La parte inferiore rappresenta l’antico, il classico. Con due divinità greche dormienti che rappresentano il nostro mondo – ha spiegato Moreno -, sul lato superiore c’è una bambina, che invece rappresenta l’utopia”.

L’utopia del nostro pianeta

L’utopia del nostro pianeta

“Il tema di quest’anno è l’utopia del nostro pianeta – ha raccontato al Ducato la direttrice artistica di Urbino in Acquerello, Soha Kalil – lavorando su un cerchio di carta abbiamo immaginato un mondo fantastico, un mondo di pace. Un altro messaggio che vogliamo lanciare con questo progetto è quello della sostenibilità ambientale”.

Alla cerimonia di premiazione ha preso parte anche l’assessora alle Politiche sociali Elisabetta Foschi: “Federico da Montefeltro era noto per essere un mecenate che ha portato tantissimi artisti nella sua città – ha detto – e Urbino in Acquerello ha questa vocazione”.

Suhear Al-Attar

La vera bellezza in un mondo di falsità

All’edizione di quest’anno hanno partecipato anche il liceo artistico Giovanni XIII di Milano, il liceo artistico Mannucci di Ancona e l’Istituto comprensivo Volponi di Urbino. Non sono mancate, però, le quote dall’estero. Tra i premiati c’è infatti anche l’acquarellista siriana Suhear Al-Attar. “È la mia prima volta a Urbino – ha detto al Ducato – la mia opera rappresenta la dea Venere, esempio di una bellezza vera e naturale in un mondo di falsità”.

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