Due turisti giapponesi a Urbino: “Paura del Coronavirus, ma l’Italia è l’Italia”

Turisti giapponesi a UrbinoTuristi giapponesi a Urbino
di MARCO FERRARI E NICCOLÒ SEVERINI

URBINO – Macchina fotografica, cartina alla mano e occhi rivolti verso l’alto. In una città svuotata per l’emergenza Coronavirus, sono giapponesi due dei pochi turisti a spasso per Urbino.

Marito e moglie, provenienti da Tokyo, stanno visitando la città per la prima volta. E nonostante il disappunto per la chiusura della Galleria nazionale delle Marche e della Casa di Raffaello si godono comunque le bellezze di Urbino.

“Si, siamo spaventati dal Coronavirus, ma non potevamo cancellare la prenotazione. E poi, l’Italia è l’Italia, quindi siamo venuti lo stesso” ha commentato al Ducato la donna, che preferisce che il suo nome non sia pubblicato. Sono arrivati in Europa per andare a sciare sulle nevi di Saint Moritz, come ogni anno. E ne hanno approfittato per visitare il nostro Paese.

Urbino è la tappa intermedia del loro viaggio, che proseguirà tra Bari e Matera prima di raggiungere Roma da dove ripartiranno per il Giappone: “Ci hanno annullato il volo da Milano. È stato un disagio, ma così abbiamo avuto la possibilità di prolungare la nostra gita”. E sul Coronavirus: “Anche nella nostra città abbiamo vissuto l’idea della quarantena con la Diamond Princess (la nave bloccata al porto di Yokohama da un mese, ndr), quindi sappiamo cosa si prova”.

Una sola notte in città, nella quale hanno apprezzato la cucina del territorio: “Molto buona. Siamo stati in un ristorante appena fuori le mura e oggi concludiamo il nostro giro”. Prima di salutarci e proseguire per Bari, la coppia ci ha chiesto di scattare una foto ricordo di fronte alla statua di Raffaello.

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