Coronavirus: 133 nuovi contagi in regione. Si fermano industrie Marche Nord

di ELIA FOLCO

URBINO – Sono 133 i nuovi casi di contagio di Coronavirus nella Regione. Il Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie) fa sapere che ci sono nuovi tamponi positivi al Covid-19, 20 in più rispetto a quelli registrati nella giornata di giovedì 12 marzo, che erano stati 113. Sale a 725 il numero totale di contagiati. Il numero di decessi confermati rimane di 27 persone, 21 uomini e 6 donne. Due di questi sono avvenuti a Urbino. una donna di 87 anni e un uomo di 71, deceduto nella giornata di ieri.

Questo nuovo aumento della diagnostica ha spinto le imprese del territorio a prendere misure drastiche: il presidente di Confindustria Marche Nord Mauro Papalini ha fatto sapere con un comunicato stampa che una parte di imprenditori associati a Confindustria ha scelto di sospendere le proprie attività, chiedendo un decreto di sospensione che valga per tutto il Paese e l’adozione di misure a sostegno delle varie imprese. Tra le richieste al Governo la sospensione delle imposte e il sostegno delle banche.

“In questo momento si deve assolutamente pensare alla salute” ha dichiarato il presidente di Confindustria, che ha aperto nei giorni scorsi una raccolta fondi a supporto degli ospedali del territorio e già lunedì ci saranno i primi acquisti delle attrezzature mediche.

La decisione di Papalini segue quella dell’Unione ristoratori uniti di Fano, che ha deciso la chiusura di 200 attività tra bar e ristoranti nella provincia di Pesaro e Urbino.

Un altro grido di allarme è stato lanciato da Coldiretti Marche, che è preoccupata per le esportazioni dei prodotti del territorio. Nel 2019 l’export agroalimentare marchigiano aveva superato i 400 milioni, ma le restrizioni adottate da Austria e Svizzera mettono in difficoltà il mercato regionale. La presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni lancia un appello alla grande distribuzione, chiedendo di “sostenere il consumo di prodotti alimentari Made in Italy con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande per sostenere l’economia, il lavoro e il territorio nazionale in questo momento di difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus”.

Isolamento per il prefetto

Anche il prefetto di Pesaro e Urbino, Vittorio Lapolla, si trova in via precauzionale in isolamento fiduciario senza sintomi di contagio da Covid-19: a comunicarlo è la prefettura provinciale. Lapolla continuerà la sua attività da remoto.

Prosegue intanto il controllo sull’osservanza delle restrizioni introdotte dal recente decreto: nella giornata del 12 marzo sono stati effettuati nel territorio provinciale 915 controlli per verificare il rispetto degli spostamenti con sei segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato prevista dall’art. 650 del Codice Penale, inosservanza dei provvedimenti. Sono stati anche effettuati controlli in 831 esercizi commerciali.

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