Spesa e medicinali a domicilio ai tempi del Coronavirus: l’esperienza di uno studente fuori sede a Urbino

di FEDERICO SOZIO

URBINO – “Ho iniziato ad accusare sintomi influenzali e ho subito chiamato il numero verde e la guardia medica per sapere che cosa fare e quali farmaci assumere. Pochi giorni dopo mi sono reso conto di essere rimasto senza i medicinali prescritti e con una scorta di cibo esigua – racconta al Ducato Raffaele Medaglia, studente fuori sede iscritto al terzo anno della facoltà di scienze motorie dell’Università di Urbino -: in meno di due ore ho ricevuto a casa non solo i medicinali per la mia guarigione, ma anche la spesa dalla Conad di Montefeltro”.

Adesso sta meglio Raffaele, è in via di guarigione e non ha febbre: nessun motivo di preoccuparsi: “Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale di Urbino, l’ufficio per i servizi sociali, la signora Tiziana, la farmacia comunale, la Conad Montefeltro, la protezione civile e tutti gli attori di questa splendida storia d’efficienza, altruismo, impegno e disponibilità tutta urbinate”.

Residente a Milano, dove non va da gennaio, Raffaele vive da solo e, quando non s’è sentito bene, ha subito pensato di verificare sul sito del comune di Urbino se esistesse un servizio dedicato alla gestione di questo genere di criticità. La sua ricerca ha trovato riscontro nel servizio messo a disposizione dal comune tramite i servizi sociali, numero che ha prontamente contattato.

La risposta è stata immediata: all’altro capo del telefono la signora Tiziana si è resa disponibile ad aiutare il ragazzo, bisognoso di medicinali e spesa ma rimasto senza contanti e ovviamente impossibilitato a prelevare; e ha risolto il suo problema.

“Ho capito di essere in mani capaci e mi sono attenuto alle istruzioni – spiega il giovane -: ho inviato la lista della spesa alla signora Tiziana tramite WhatsApp, per le medicine non c’è stato bisogno perché lei aveva già preso nota e dopo 30 minuti mi ha richiamato dicendomi che le medicine sarebbero state fornite dalla farmacia comunale con uno scontrino sospeso e consegnate in giornata dalla protezione civile”.

Così il ragazzo non solo ha ricevuto la spesa e i medicinali a casa in breve tempo – con la possibilità di pagare tramite bonifico bancario -, ma ha anche avuto assistenza dalla signora Tiziana che volendo andare a fondo nella questione ha chiesto al ragazzo il giorno esatto in cui aveva sentito la guardia medica, si è informata dei sintomi e lo ha invitato a contattare il pronto soccorso. Ma Raffaele ha declinato l’invito spiegando di non avere problemi respiratori.

“Il numero di emergenza presente sul sito del Comune di Urbino è attivo già da una settimana e stiamo ricevendo moltissime telefonate – spiega Tiziana, operatrice del Comune di Urbino -: è aperto a tutti, ma principalmente alle persone sole e gli anziani. Il numero è attivo dalle 8 alle 14 ma per casi di estrema necessità anche nel pomeriggio. L’esperienza positiva di Raffaele è una piccola soddisfazione che ci regala il nostro lavoro”.

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